CASERTA – Rosaria Capacchione ha deciso di scendere in campo. Sollecitata da un’ampia fetta del gruppo dirigente del Pd, la senatrice ha dato la disponibilità a prendere in mano le redini del partito per traghettarlo al congresso provinciale. Il pressing sulla Capacchione è scattato quando ha preso corpo (come anticipato da Campania Notizie, clicca qui per leggere l’articolo) l’ipotesi di affidare la conduzione del Pd a Pina Picierno.

L’indicazione della deputata, sponsorizzata da Enzo Amendola e da qualche capocorrente romano, ha scatenato la reazione non solo di una parte del gruppo dirigente, ma anche di militanti e iscritti. Ed è stato proprio il forcing della base a convincere la Capacchione a mettersi in gioco. Quello della senatrice è l’unico nome spendibile al momento per far saltare la strategia di Amendola, che ovviamente non ne azzecca una, in verità non da oggi, ma da tempo immemorabile.

Il profilarsi di uno scontro con la Capacchione avrebbe convinto la Picierno a fare un passo indietro e a ritirarsi dalla contesa. Assolutamente impraticabile anche l’altra possibile soluzione indicata nei giorni scorsi: una triade composta da Capacchione, Picierno e Caputo. La senatrice non avrebbe partecipato al triunvirato. E quindi l’idea è abortita sul nascere.

L’accordo sul nome del traghettatore sarà siglato (forse) durante la riunione che è in corso in questi minuti presso la segreteria regionale del Pd. Il gruppo dirigente casertano è stato convocato da Dinacci, braccio “armato” di Amendola. Nelle intenzioni del segretario campano c’era quella di propinare il nome della Picierno. Una proposta alla quale sarebbe stato difficile dire di no, essendo anche componente (di fresca nomina) della segreteria nazionale del partito.

Ma Amendola, tanto per non smentirsi, ha fatto i conti senza l’oste. Nel frattempo, infatti, è intervenuta la novità (e che novità) della disponibilità della Capacchione di farsi carico del partito fino al congresso provinciale. E proprio quando tutto sembrare andare per il verso giusto, Amendola si è visto rompere le uova nel paniere. Salvo sorprese (vi informeremo in tempo reale sull’esito dell’incontro a Napoli), nessuno dirà “no” alla senatrice.

Anche perché, come già abbiamo detto, Picierno non ha avuto il coraggio di accettare la sfida con la Capacchione. Sa bene che avrebbe perso in partenza.

Mario De Michele

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui