Per il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti Gaetano Pecorella ”il quadro complessivo in Campania appare peggiorato, piuttosto che migliorato”. I commissari hanno visitato ieri il Casertano e questa mattina si sono recati nella cosiddetta ”terra dei fuochi” dove centinaia di roghi bruciano le scorie delle lavorazioni industriali. ”Ci sono situazioni di inquinamento delle falde acquifere molto gravi – ha detto Pecorella – e ritardi giustificati dal punto di vista contabile ma ingiustificabile dal punto di vista della salute pubblica. Rispetto alla visita precedente il quadro in Campania ci appare complessivamente peggiorato”.

Ascoltati nella prefettura di Napoli il procuratore Giovanni Colangelo, l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano, il vice sindaco di Napoli Tommaso Sodano, il direttore della Sapna Giovanni Perillo E’ sconfortante il quadro aggiornato della situazione rifiuti tra Napoli e Caserta emerso dalle audizioni in Prefettura della Commissione parlamentare d’ inchiesta. I costi per il trasferimento all’estero dei rifiuti non smaltiti di Napoli, in mancanza d’ impianti – dice il presidente della Sapna Giovanni Perillo – ammontano a 30 milioni di euro nel 2012. La stessa cifra dovra’ essere impegnata anche per il 2013, anche aumentando, se necessario, la Tarsu, che e’ gia’ – secondo l’ assessore regionale all’ ambiente Giovanni Romano ”la pi— cara d’Europa”. Il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano chiede l’assegnazione al Comune di ”buona parte dei 300 milioni di fondi Fas e Por” per poter estendere la raccolta differenziata oltre quota 500 mila cittadini, il massimo raggiungibile con i fondi ora disponibili. I dati del Comune danno la differenziata al 68% nelle zone della citta’ dove funziona il ”porta a porta”, al 15% dove ci sono i contenitori. Dai 300 mila cittadini coinvolti nella differenziata si arrivera’ a 400 mila con la gara in corso che riguarda Pianura e San Pietro a Patierno. Lo stesso Sodano ammette che la situazione dello spazzamento in citta’ ”e’ disastrosa”. ”L’emergenza finanziaria si avvicina ed il sistema dei rifiuti rischia il collasso, non solo a Napoli, ma nell’intera Campania” – dice l’ assessore regionale Giovanni Romano. ”Lo ripeto da un anno, anche per i Comuni virtuosi che praticano la differenziata con i tagli governativi la situazione non e’ pi— sostenibile senza aumentare le tariffe. Il costo complessivo del debito maturato dal ciclo rifiuti sfiora il miliardo di euro”. ”Il nodo di fondo – riconosce Romano – ”resta quello della mancanza degli impianti”. L’istruttoria del Commissario per il termovalorizzatore di Napoli Est dovrebbe terminare tra 30 giorni e l’offerta di A2A e’ attrezzata con i partner finanziari per realizzare l’opera. Ma l’assessore ammette il rischio di una nuova interminabile trattativa sulla ubicazione dell’impianto, al quale il Comune continua ad opporsi. ”In tutti i Paesi industriali i modi di smaltire i rifiuti che restano dalla differenziata sono due: i termovalorizzatori o le discariche. L’Ue ci ripete che Napoli non puo’ fare eccezione”. Il procuratore Giovanni Colangelo ha parlato con i commissari delle ”numerose inchieste in corso sui rifiuti” . Quanto ai roghi di rifiuti tossici nelle ”Terre dei fuochi”, che comprende una settantina di Comuni tra Napoli Nord e Caserta Sud, il magistrato ha detto: ”Stiamo accertando se c’e’ la mano della criminalita’ organizzata”.

In mattinata visita nella parrocchia di don Maurizio Patriciello, al Parco Verde di Caivano (Napoli) ed autore delle denunce contro i roghi notturni dei rifiuti tossici al quale e’ giunto il sostegno del cardinale Crescienzo Sepe.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui