Antonino Santillo, Valeria Vello e Salvatore Sciaudone

Ma veramente Antonino Santillo reputa i carabinieri e i magistrati dei creduloni da abbindolare? Ma davvero il sindaco di Orta di Atella pensa che i cittadini siano degli emeriti imbecilli? Ma veramente la fascia tricolore considera il comune come casa sua o “cosa loro”? Dopo un appalto diretto da 30mila euro, soldi dei contribuenti, se lo ricordi, a una ditta con una prestanome ucraina ha anche il coraggio di blaterare di “trasparenza e legalità”. Ha aperto le porte del municipio a un imbroglione matricolato e parla di “competenza e professionalità”. Non muove un dito senza il consenso del cugino Gianfranco Piccirillo e si permette di dire che “le scelte amministrative devono essere guidate da regole e non da pressioni politiche”. Ha affidato i conti pubblici nelle mani di un’associazione a delinquere e si consente il lusso di affermare che “ogni ipotesi che alimenti è priva di fondamento e rappresenta un danno all’immagine del nostro comune”. Lo ha dichiarato ieri (4 gennaio) con una spudoratezza inaudita ad Atella News (foto in basso).

Svitlana Vasechko

Andiamo nel merito precisando in premessa che la settima puntata della nostra inchiesta ha anche valenza di esposto alle autorità competenti. Le chiacchiere e le bugie le lasciamo volentieri al sindaco. Tramite una nota ufficiale, Santillo ha precisato che: “Gli affidamenti di consulenze, come quello recentemente citato, sono atti esclusivi della dirigenza, definiti nel pieno rispetto delle normative vigenti. Questa autonomia non è solo un obbligo di legge, ma essa stessa una garanzia di trasparenza ed efficienza”. Bene. Punto primo. Chi è la funzionaria che ha disposto l’affidamento diretto di 30mila euro alla GE.FIN.PA S.R.L.S.? Valeria Vellone. Chi ha conferito a Vellone l’incarico di responsabile dell’area economico-finanziaria del comune di Orta di Atella? Santillo, con decreto sindacale firmato il 21 novembre 2024. Punto due. Chi è l’amministratore unico e proprietario al 100% della GE.FIN.PA? Svitlana Vasechko, cittadina ucraina. Dove risiede la signora Vasechko? A Falciano del Massico. Dove risiede la dottoressa Vellone? A Falciano del Massico. Punto tre. Per redigere i conti pubblici ortesi a chi si è rivolta la GE.FIN.PA? A Salvatore Sciaudone. Come testimoni citeremo sindaco, assessori e dipendenti comunali. Dove risiede Sciaudone? A Falciano del Massico. Il destino e baro e cieco. Sono semplici coincidenze. Proseguiamo. Fino al giugno del 2024 presso quale comune lavorava Salvatore Sciaudone? Quello di Cancello Arnone. Dopo di lui chi è stata assunta a Cancello Arnone? Valeria Vellone. Chi ha firmato la determina della graduatoria del concorso vinto da Vellone a Cancello Arnone? Sciuadone.

Anche questo sarà un caso. Ok, allora facciamo un passo indietro. Correva l’anno 2018. Era l’8 novembre. Salvatore Sciaudone guidava l’area economico-finanziaria del comune di Falciano del Massico. Quel giorno adotta una determina di liquidazione in favore della SOGEST S.R.L.S. per un importo di 5.795 euro. Chi era l’amministratore unico e socio della SOGEST? Valeria Vellone. Un’omonima dell’attuale funzionaria del comune di Orta di Atella? No. Lei in persona. Quasi un mese dopo, sempre nel 2018, precisamente l’11 dicembre, Sciaudone firma un’altra determina di liquidazione in favore della SOGEST per un importo di 7.076 euro. La società di Vellone incassa un totale di 12.871 euro in 33 giorni.

Primo recap. Valeria Vellone arriva a Orta di Atella e affida direttamente l’appalto di 30mila euro alla GE.FIN.PA S.R.L.S. La ditta italo-ucraina si avvale della professionalità di Salvatore Sciaudone. Quest’ultimo nel 2018, quando lavorava al comune di Falciano del Massico, ha liquidato quasi 13mila euro alla SOGEST S.R.L.S. di Vellone. Se Santillo sfoggia di nuovo la faccia di marmo e ci rassicura con altre dichiarazioni ufficiali dicendoci che è una coincidenza stiamo a posto. Gli crediamo.

Salvatore Sciaudone

Arriviamo al 2024. Un anno d’oro per Salvatore Sciaudone. Per le sue indiscusse doti professionali (in basso il suo curriculum), il sindaco di Portico di Caserta, Giuseppe Oliviero, fratello di Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale della Campania, a gennaio se lo prende addirittura a scavalco per eccedenza. Lo stakanovista Sciaudone continua a lavorare per 36 ore settimanali a Cancello Arnone, in più presta servizio per 12 ore settimanali a Portico di Caserta, nella veste a lui più congeniale di responsabile dell’area finanziaria. E qui si rimbocca subito le maniche. Nemmeno il tempo di ambientarsi che il 25 gennaio adotta la determina n. 9 per impegnare 5.490 euro per “il servizio di supporto specialistico in materia contabile e fiscale, per l’espletamento delle molteplici attività aventi scadenze ravvicinate”. Un capoarea molto premuroso. Non vi è dubbio. A chi affida l’appalto diretto? Ops! Di nuovo alla SOGEST S.R.L.S. Da chi era amministrata anche nel gennaio 2024 la ditta? Sempre da Valeria Vellone. Quando si tratta di lavorare per il bene degli enti locali Sciaudone produce determine in quantità industriale. Ce ne fossero di dipendenti comunali così! Nello stesso giorno, il 25 gennaio 2024, firma la determina n. 10. Stavolta impegna 4.500 euro per un nobile scopo: “Assicurare una costante formazione al personale dell’ufficio finanziario per il periodo gennaio-marzo 2024”. Che dire? Decisione ineccepibile. Serve gente formata per raggiungere gli obiettivi amministrativi. A chi affida l’appalto diretto? Alla SOGEST di Valeria Vellone.

Non finisce mica qui. Dopo un tour de force da far piegare sui fianchi anche il maratoneta più instancabile, Sciaudone mette mano anche ad altri settori. L’8 aprile 2024 utilizza 13.420 euro di danaro pubblico per il “servizio di supporto nella gestione dell’ufficio protocollo per il periodo febbraio-giugno 2024”. Solita procedura. Appalto diretto alla SOGEST della nostra beneamata Vellone. Ma Sciaudone non trascura la formazione del personale dell’ufficio finanziario. Il 10 aprile 2024 stanzia altri 4.500 euro per formare i dipendenti per il periodo aprile-giugno 2024. Stessa somma nonostante i mesi di formazione non siano tre come prevedeva la determina di gennaio, ma soltanto due. A chi affida l’appalto diretto? Per l’ennesima volta alla SOGEST di Vellone. Piccolo inciso. Il principio di rotazione del Codice degli Appalti Pubblici stabilisce l’alternanza dell’aggiudicazione degli appalti a diverse imprese. Ma evidentemente Sciaudone non ha partecipato ai corsi di formazione della SOGEST.

Secondo breve recap. Valeria Vellone arriva a Orta di Atella e affida direttamente l’appalto di 30mila euro alla GE.FIN.PA S.R.L.S. La ditta italo-ucraina si avvale della professionalità di Salvatore Sciaudone. Quest’ultimo nel 2018, ai tempi di Falciano del Massico, ha stanziato alla SOGEST 12.871 euro, mentre nel 2024, quando lavorava al comune di Portico di Caserta, ha affidato alla società di Vellone quattro appalti diretti per un totale di 27.910 euro. Tra Falciano del Massico e Portico di Caserta la ditta di Vellone incassa 40.781 euro grazie a Sciaudone. E c’è pure una gustosa chicca. Nel giugno 2024 Sciaudone termina lo scavalco a Portico di Caserta, nello stesso mese Vellone lascia la carica di amministratore unico, restando socia, e nell’ottobre 2024 la SOGEST S.R.L.S. viene messa in liquidazione. E poi? Il 21 novembre 2024 il sindaco legalitario Santillo nomina Vellone responsabile del settore economico-finanziario e il 13 dicembre approda ad Orta di Atella la GE.FIN.PA S.R.L.S, anch’essa società semplificata, attiva dal maggio 2024, amministrata da Vasechko. L’appalto diretto da 30mila euro viene motivato così nella determina di Vellone: “La ditta risulta in possesso di documentate esperienze pregresse idonee all’esecuzione delle prestazioni contrattuali”. Nel provvedimento la funzionaria stanzia già il 50% dell’intero importo (sic!). Avvalendosi del prezioso apporto professionale di Salvatore Sciaudone, la GE.FIN.PA ha avuto l’incarico di redigere il bilancio di previsione 2024-2026, quello consolidato, il dup, il riaccertamento dei residui attivi e passivi e il rendiconto di gestione 2023. I conti pubblici nelle mani della “Premiata ditta appalti eterodiretti”.

Antonino Santillo

Chiudiamo con le dichiarazioni ufficiali di Santillo. La prima: “Gli affidamenti di consulenze, come quello recentemente citato, sono atti esclusivi della dirigenza, definiti nel pieno rispetto delle normative vigenti. Questa autonomia è garanzia di trasparenza ed efficienza”. Per il sindaco quindi il Triangolo delle Bermuda Falciano del Massico-Cancello Arnone-Portico di Caserta, con il trio Vellone-Sciaudone-Vasechko, è “una garanzia di trasparenza ed efficienza”. La seconda solenne affermazione del sindaco: “Le scelte effettuate da tutti i dirigenti si basano su competenza e professionalità”. Ergo, per il primo cittadino la ditta italo-ucraina è stata individuata con “trasparenza e legalità” dalla neo funzionaria. A sua volta, Salvatore Sciaudone che conosceva da anni Valeria Vellone, la quale tramite la SOGEST ha ottenuto da lui, almeno per ciò che sappiamo finora, appalti diretti per oltre 40mila euro, è stato scelto in base a “competenza e professionalità”. Sciaudone è talmente preparato ed è una garanzia assoluta che il sindaco vuole assegnargli l’incarico di capoarea del settore economico-finanziario tramite ex articolo 110 del Tuel. E allora è proprio così. Antonino Santillo reputa i carabinieri e i magistrati dei creduloni da abbindolare, i cittadini di Orta di Atella degli emeriti imbecilli e il comune come casa sua o “cosa loro”. La prossima volta prima di parlare a vanvera farebbe bene a contare fino a tre. È il numero che configura l’associazione a delinquere.

Mario De Michele
(continua…)

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TUTTE LE VICENDE GIUDIZIARIE DI SALVATORE SCIAUDONE

Salvatore Sciaudone indagato dalla procura di Santa Maria Capua Vetere per peculato e falsità ideologica. L’inchiesta riguarda presunte sottrazioni di denaro pubblico al comune di Falciano del Massico, dove Sciaudone era responsabile dell’area Economico-Finanziaria. Stando alle indagini, dal febbraio del 2019 al giugno del 2020 Sciaudone avrebbe liquidato a sé stesso incentivi ed ore aggiuntive di lavoro per un totale di circa 22mila euro. Avrebbe fatto altrettanto anche al comune di Cancello Arnone, quale responsabile dell’area Finanziaria e dell’area Lavori pubblici. Qui dal 2021 al gennaio 2023 avrebbe liquidato, sempre a sé stesso, incentivi per 36mila euro. E sempre al comune di Cancello Arnone si sarebbe consumato il reato di falsità ideologica, in quanto avrebbe dichiarato falsamente di possedere il titolo di laurea. Sembra incredibile ma non finisce qui. Sciaudone è stato già condannato dalla Corte dei Conti a versare nelle casse del comune di Falciano del Massico ben 42mila euro per “riparare il danno erariale causato alle casse pubbliche”.

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