Un miracolo. In due mesi il Partito democratico è resuscitato dopo il colpo letale delle politiche dello scorso 25 settembre. La rinascita dem passa per l’elezione a segretario nazionale di Elly Schlein. La data da segnare col circoletto rosso è quella del 26 febbraio 2022: primarie Pd. Cambia tutto. La vocazione del partito è finalmente ben delineata: si guarda a sinistra per la costruzione del fronte progressista con 5 Stelle e area moderata. I sondaggi parlano chiaro: i democratici passano nel giro di 60 giorni dal 14-15 per cento a oltre il 21%. Questo il miracolo segnalato da Francesco Boccia ai microfoni di Italia Notizie. Il capogruppo dem al Senato sorride quando si accenna allo “slancio maggiore che ci si attendeva con l’avvento della Schlein”. “Il Pd – osserva Boccia – è tornato a essere un partito di sinistra. Al di là dei sondaggi percepiamo grande entusiasmo attorno alla nostra proposta. Sarà importante il test delle comunali del 15 e 15 maggio. Il nostro obiettivo è diventare il primo partito in Italia alle europee del prossimo anno”. Un traguardo ambizioso ma non impossibile a differenza di poco tempo fa con il Pd a picco. La risalita è stata rapida. Un’impennata che trova riscontro non solo nei sondaggi ma anche nelle piazze. “Dobbiamo andare avanti sulla strada indicata da Schlein e lavorare al campo largo con le altre forze di opposizione”, sottolinea Boccia. Che aggiunge: “Mi auguro che tutti antepongano gli interessi del Paese a quelli di bottega. Il centrodestra può essere battuto solo se si sta assieme”. Rischio fughe dal partito della componente riformista? Per il numero uno dei senatori dem “non c’è alcun rischio, si tratta di iniziative che perseguono soltanto interessi personali”. E in effetti sembra proprio così. “Anche perché – rimarca Boccia – la nuova segretaria sta lavorando in stretta sinergia con Stefano Bonaccini all’insegna dell’unità”. Pure questo è un miracolo.

Mario De Michele

LA VIDEO INTERVISTA A FRANCESCO BOCCIA


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