Ci sarà la fusione tra Italia Viva e Azione? “Ci sarà, ma avrà un respiro più ampio”. La piattaforma programmatica? Un partito liberaldemocratico che metta al centro il merito e le riforme che servono al Paese”. Non c’è il rischio che alla fine tra i centristi ci sarà chi guarda a destra e chi guarda a sinistra? “I danni del bipolarismo sono sotto gli occhi di tutti, noi vogliamo costruire un soggetto politico che dia la possibilità ai moderati di non essere costretti a votare Schlein, ovvero Landini, oppure Meloni, ovvero Salvini”. I 5 Stelle? “Sono stati una sciagura peggio della peste”. Luigi Marattin disegna i tratti del nuovo Polo di centro che nascerà il prossimo autunno. Un partito “capace di aggregare alti soggetti politici, come +Europa, e di offrire agli elettori una proposta credibile basata su una manifesto di valori”. Il deputato di Italia Viva-Azione boccia il leaderismo: “Chi aderirà al nuovo partito non lo farà perché gli piace un leader piuttosto che un altro, ma perché condivide un’idea di società e un modello di sviluppo”. Non sarà una passeggiata. Lo ammette anche Marattin. Che però è fiducioso: “È un progetto che non ha il fiato corto. Ci vorrà tempo e impegno, ma sono certo che costruiremo un partito forte che punta sui contenuti e non sugli slogan”.

Mario De Michele

LA VIDEO INTERVISTA A LUGI MARATTIN



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