Quando pensi di aver fatto il callo alla crudeltà umana, arrivano sempre nuove immagini a sconvolgerti. E’ questo il caso dell’avvelenamento di 4 cani che stazionavano all’esterno del negozio Ikea di Catania. Bestiole trovate agonizzanti dai volontari dell’associazione L’Altra Zampa che adesso chiedono alla multinazionale di collaborare per cercare di rintracciare i colpevoli di questa barbara uccisione.

Tre, infatti, i cagnolini che non c’è l’hanno fatta a sopravvivere. I video, in queste ore, stanno suscitando lo sdegno del web e l’associazione L’Altra Zampa ha presentato una denuncia contro ignoti. “Le mani che hanno guidato questo gesto non possono essere altro che assassine – si legge nella nota dell’Enpa di Catania – uccidere la vita con simile crudeltà, fa di un essere qualcosa che di umano non ha niente. Chiediamo che vengano coinvolte attivamente tutte le parti in causa e Ikea prenda le distanze da questo vile atto mettendo a disposizione i filmati delle telecamere di videosorveglianza”.

Gli animialisti sperano che Ikea fornisca le registrazioni dell’impianto di videosorveglianza anche se l’azienda ha diramato un comunicato stampa in cui chiarisce di non avere responsabilità per l’accaduto. “IKEA disapprova fortemente qualsiasi crudeltà nei confronti degli animali. Ieri sera, il responsabile di turno di IKEA Catania, non appena informato della presenza di alcuni cani agonizzanti nel parcheggio, ha immediatamente allertato la sicurezza perché fosse tempestivamente dato soccorso agli animali. Già a pochi mesi dall’apertura di IKEA a Catania, nel parcheggio e nelle aree adiacenti al punto vendita è stata rilevata la permanenza di cani randagi. IKEA si è subito attivata ed ha sollecitato a più riprese l’intervento da parte del Comune, della Provincia di Catania, della Regione Sicilia e dell’ASL locale, facendo anche proposte concrete per risolvere al meglio il problema ed assicurare la tutela dei cani così come la tranquillità di collaboratori e clienti. Ad oggi purtroppo non ci risulta che gli enti preposti abbiano affrontato e gestito la cosa”.

La crudeltà umana, purtroppo, non conosce limiti. Speriamo che i responsabili siano assicurati alla giustizia. Intanto mandate una mail a Ikea per far sentire il vostro sdegno.

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