Sul terreno al limite della praticabilità per la pioggia del Partenio-Lombardi, l’Avellino pareggia 1-1 con il Pescara e rinvia ancora l’appuntamento con la vittoria nel 2014 (gli ultimi tre punti casalinghi contro il Varese il 29 dicembre scorso), subendo nei minuti di recupero il ritorno degli abruzzesi. Gli irpini, dopo essere passati in vantaggio al 30′ st con Fabbro che di testa aveva raccolto un cross dalla sinistra di Ciano e battuto Pelizzoli, subiscono il pareggio di Caprari (46′ st). Caprari – subentrato ad uno spento Maniero – si era infilato in un momento di amnesia collettiva della difesa bianco-verde e mette alle spalle di Terracciano, fino ad allora mai seriamente impegnato. Il precario equilibrio ha reso la partita molto combattuta ma è l’Avellino, padrona del gioco, che meriterebbe di passare in vantaggio con Arini (13′ pt), e due volte con Castaldo (20′ e 21′ pt).

Il Pescara ha provato a ripartire ma può soltanto recriminare su una incursione di Bovo (15′ pt) fermato forse irregolarmente al limite dell’area da Peccarisi. Non cambia il copione nel secondo tempo, ancora con occasioni capitate sui piedi di Castaldo e Ciano che non si concretizzano anche a causa del precario equilibrio con il quale i calciatori sono costretti a fare i conti. Poco ha da rimproverarsi Rastelli, che ha schierato Ciano, tra i migliori in campo, alle spalle di Galabinov e Castaldo, con la dichiarata intenzione di conquistare la vittoria e restare in piena corsa play off. Serse Cosmi, subentrato in settimana a Pasquale Marino, avrà molto da lavorare per motivare un organico che resta di tutto rispetto ma nel frattempo conquista un punto importante per invertire la rotta dopo sei sconfitte consecutive.

 

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