Alla vigilia di Barcellona-Napoli, Luciano Spalletti e Fabian Ruiz raccontano le loro emozioni dalla pancia del Camp Nou. «In queste partite servono cuore e cervello. Bisogna correre e soffrire…e conoscere il calcio». «Dobbiamo cercare di essere sempre il Napoli, su ogni campo. Dobbiamo mantenere le nostre qualità e farle valere. Cercando di offrire un buon calcio perché il nome che portiamo è importante e dobbiamo andare in campo per vincere le partite. Si diventa grandi attraverso queste partite e queste competizioni». «Se vogliamo arrivare fino in fondo e dare qualche gioia ai nostri tifosi dobbiamo essere pronti a giocare contro tutti. In qualsiasi momento. Non possiamo sceglierci il periodo e il contesto». «La nuova regola del gol in trasferta? Non cambia assolutamente nulla. Si cerca sempre di fare gol e avere un equilibrio di squadra, soprattutto contro squadre forti come il Barcellona». «Vogliamo fare la nostra partita, esibire il nostro calcio. Alcune volte dovremo difenderci e approfittare degli spazi che ci saranno. Le assenze? Siamo a posto così, abbiamo tutto quello di cui necessitiamo per essere il solito Napoli. Una squadra non può dipendere da un solo calciatore. Il Napoli ha una rosa a disposizione che può sopperire a qualsiasi assenza». «Queste sono partite speciali, “dreams matches”, partite che fanno parte dei sogni di ciascuno di noi. Osimhen? Niente di muscolare, in allenamento ha avuto un risentimento con leggero rigonfiamento al ginocchio, l’ho lasciato precauzionalmente a riposo e lo valuteremo domani». «Osimhen e Mertens insieme? La rosa è stata scelta per far giocare tutti bene anche insieme. Ci aggiungo anche Petagna. Poi bisogna pensare a tutti i 95 minuti che si giocheranno». «Xavi conosce bene il calcio. Vuole riportare il Barcellona ai livelli di sempre e da quanto visto mi pare già a buon punto. Se cominciamo a pensare alla storia di questo club si corre il rischio di intimorirsi, meglio pensare a quello che dovremo fare in campo e alla nostra qualità».