Mario Mastrangeli, podista quarantaseienne dell’Atletica San Nicola, del Presidente Nicola D’Andrea, vola a New York per “disputare la gara della vita”, prendendo parte alla maratona più bella e frequentata al mondo, la ING New York City Marathon, sogno di ogni podista italiano. Quarantadue chilometri e centonovantacinque metri di pura passione podistica che si sviluppano lungo un tracciato suggestivo che hanno reso questa classica 42km un “must have” per i frequentatori del grande circuito podistico amatoriale e professionistico di tutto il mondo.
L’appuntamento è fissato per il prossimo 4 novembre, quando il nostro Mario, cestista in gioventù e podista dal 2008, prenderà parte a questo blasonato avvenimento sportivo portando per la prima volta l’Atletica San Nicola al cospetto di questa grande manifestazione mondiale. Il filo conduttore che ha portato Mastrangeli a volare negli “States” è intriso di passione, sacrificio, allenamento e determinazione. Insieme ai cittadini newyorkesi ci sarà anche il “Mario support & fun club”, quelli con la tessera nr. 1. La famiglia di Mario. Quella che con lo stesso entusiasmo e trasporto ne approfitta per seguirlo e così avere la possibilità di visitare luoghi di storia e cultura con una diversa e particolare angolazione: quella dello sport. Ma New York non si improvvisa. Questa è una competizione che non perdona i “podisti per caso”, e di questo Mario è assolutamente consapevole, motivo per cui ha condotto con perizia la sua preparazione per questo grande appuntamento partendo da molto lontano. Infatti, il podista dell’ASD San Nicola ha cominciato la sua carriera di “vero maratoneta” calpestando uno dei tracciati più antichi, suggestivi e densi di storia che la scena podistica mondiale possa offrire: la Maratona di Roma nel 2009, proseguendo poi nel 2010 con Barcellona e Firenze ed, infine, Parigi nel 2011. Un poker di maratone in continuo crescendo, che lo hanno portato a migliorare sistematicamente il suo record personale sulla distanza regina, fissando un ottimo 3h27’46” al cospetto dell’”Arc de Triomphe”.
Nunzio De Pinto