Una palestra per campioni di boxe e judo di oggi e domani e per gli appassionati delle più svariate e moderne discipline che assicurano la forma e il benessere fisico. E’ il Tatanka Club fondato a Caserta in viale Carlo III dal pugile di Marcianise Clemente Russo, due medaglie d’argento nei pesi massimi alle Olimpiadi di Pechino e Londra, aperto questa mattina alla stampa e da domenica 2 marzo al pubblico.

Una struttura di 1200 metri quadrati su due livelli con un ring di dimensioni olimpioniche e attrezzature per fitness all’avanguardia – come il Tatanka Training, una gabbia multifunzionale che permette di fare numerosi esercizi mutuati dai campi di allenamento delle truppe d’assalto americane – realizzata in appena tre mesi dall’architetto casertano Eugenio Riccardelli su input di Russo e della moglie Laura Maddaloni. “Qui si insegneranno quelli che sono i valori dello sport, come il senso del sacrificio e delle regole, ma si farà anche cultura perché presenteremo libri e faremo altri eventi” spiega Russo. Ci sarà anche un corso di difesa femminile gestito da Laura Maddaloni, 12 volte campionessa italiana di judo. Ad affiancare il pugile, noto al grande pubblico non solo per i successi sportivi ma anche per la partecipazione a programmi televisivi, è un altro “eroe” dello sport campano, quel Giovanni Maddaloni, padre di Laura e di Pino medaglia d’oro nel judo a Sidney 2004, gestore di una palestra nel quartiere napoletano di Scampia reso famoso dalla fiction “L’oro di Scampia” andata in onda di recente su Rai1 in cui il suo personaggio è stato rappresentato da Beppe Fiorello. Maddaloni, di origini casertane (di Capodrise, ndr) e suocero di Russo, farà lezioni di judo ad alta specializzazione, allenerà cioè i giovani talenti campani con il preciso intento di portarli alle Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro. “Ma il nostro scopo non è solo di partecipare, ma di vincere i Giochi sull’esempio di mio figlio Pino” dice Maddaloni, che si dividerà tra le lezioni a Caserta e quelle rese ai tanti ragazzi svantaggiati del quartiere napoletano. “Con De Magistris abbiamo avviato dei progetti – dice Maddaloni – ma mi aspetto anche l’aiuto concreto della Regione con Caldoro e della Provincia di Napoli che fino a qualche anno fa ci era molto vicino. Le istituzioni devono investire in strutture che tengono lontani i ragazzi dalla strada e dalla criminalità organizzata”. Anche al Tatanka Club verranno realizzati progetti di carattere sociale, per permettere la massima partecipazione nonostante si tratti di una struttura privata; in particolare sono già state stipulate convenzioni con la Polizia di Stato ed Esercito, ma anche il Comune di Caserta sembra interessato.

 

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