Al Palamaggiò di Castel Morrone (Caserta) l’Enel Brindisi ottiene la quinta vittoria di fila costringendo la Pasta Reggia ad un stop che fa molto male, non solo perché è il quinto consecutivo, ma perché arriva al termine di un match giocato bene solo per due quarti, perso e poi rimesso in carreggiata negli ultimi minuti quando però era obiettivamente troppo tardi. Brindisi vince perché difende per tutto l’arco dei 40′, e mette in mostra un Delroy James determinante con una doppia doppia da 17 punti e 14 rimbalzi e un Dyson (16 punti, 67% da due e 100% dai liberi) sempre presente nei momenti decisivi. Per Caserta solo Brooks combatte (20 punti per lui) mentre Moore sotto la plance si sveglia solo nel finale e Roberts tira con percentuali troppo basse (poco sopra il 20%).
L’avvio del match è nel segno dei due statunitensi Brooks e James, ottimi atleti e buoni tiratori, che su fronti opposti danno spettacolo (nove e otto punti nell’ordine per i due nel primo quarto con oltre il 55% da due per entrambi e una tripla a testa, ndr). E non potrebbe essere altrimenti visto che ad inizio gara è Vitali, per Caserta, l’unico italiano presente sul parquet nei due quintetti. Grandi applausi per il capitano della Juve Marco Mordente che rientra dopo il turno di squalifica scontato ad Avellino per l’espulsione rimediata contro Roma. Nel secondo quarto è Caserta a mantenere lo stesso ritmo con Andrea Michelori che sotto le plance batte due volte James con azioni spalle a canestro da autentico pivot.
I primi due punti di Scott danno alla Pasta Reggia il massimo vantaggio (33-24) ma, a questo punto, come già accaduto in altri match, la giovane Caserta di coach Molin perde intensità e soprattutto concentrazione in difesa e Brindisi lentamente, con Campbell e il solito James, risale la china; un trend che prosegue nonostante il fallo antisportivo fischiato in chiusura di secondo quarto a Dyson su Roberts lanciato a canestro, che permette alla Juve, con un gioo da quattro punti (un libero e una tripla), di andare all’intervallo lungo con un margine di 4 lunghezze (37-33). Al rientro, dunque, l’Enel trascinata da Dyson e da un James dominante sotto i tabelloni, completa il sorpasso raggiungendo con la bomba di Snaer il massimo vantaggio (55-44). Molin punta sull’esperienza di Mordente che, con un tripla e un assist per la schiacciata di Brooks, dà alla Juve il -7 (48-55) con cui si chiude il quarto. Nell’ultima frazione la speranza di rimonta bianconera viene spenta quasi subito dalle triple di Campbell e Snaer per il nuovo +11 brindisino (61-50), poi la Juve, ripetendo un copione già visto, si rimette a difendere e con Hannah e Vitali sembra ad un passo dalla rimonta (65-67). Il play Usa sbaglia la tripla dell’incredibile sorpasso a 4 secondi dalla fine; il freddo Dyson, invece, non sbaglia i due liberi che regalano la vittoria all’Enel.