Potenza è terra di conquista per la Mobilya Volleyball Aversa che torna a casa con tre punti facili che consentono di prepararsi al meglio al match che si terrà sabato prossimo, in anticipo, dunque, in casa, al PalaJacazzi, contro Cinquefrondi. La capolista del girone C del campionato di serie B1 di pallavolo maschile non sottovaluta il sestetto fanalino di coda, giocando da grande squadra come le compete e con il piglio giusto fin dall’inizio con due punti consecutivi di Santangelo. La partenza sprint dei ragazzi cari al presidente Di Meo è un segnale netto per i lucani che non hanno lo stesso potenziale normanno ma giocano come possono restando a meno tre al primo time out tecnico con Libraro che sigla il punto del 5-8. L’appetito vien mangiando anche per chi non è abituato a fare punti per il ruolo che ricopre. Battista, che di mestiere fa il libero, non resta a guardare e guadagna la gloria con il punto del 6-9. Da tre le distanze aumentano a cinque al secondo tecnico (11-16) e chiudere il set non richiede particolare fatica. La Virtus Potenza, infatti, commette l’errore che vale il 17-25 e l’1-0 per i ragazzi di coach Bosco che nel secondo si ripetono andando dopo pochissimi minuti sul 3-8. Non c’è storia sul parquet. La Mobilya Volleyball Aversa può gestirsi ed ingranare la marcia. Ci pensa ancora Libraro il cui punto vale il 9-16 ed è importante al pari di quello conclusivo di Cittadino che porta i propri sul 2-0 (16-25). Da giocare resta l’ultimo set e Di Santi e compagni continuano a dominare con Grassano che avvicina al primo tecnico, due ace consecutivi di Giacobelli che conducono al secondo time out tecnico condotto 11-16 dal sestetto normanno che chiude il match con Tommaso Fabi (12-25). «È stata una di quelle partite in cui sai di dover rimanere con la testa ben salda – dice l’autore dell’ultimo punto – perché loro non avevano nulla da perdere e noi fin troppo. Le pressioni erano molto diverse ma esprimendo il nostro gioco, come abbiamo fatto, il risultato non sarebbe mai potuto essere diverso». Per una che va via un’altra entra. Per i ragazzi di coach Bosco è già tempo di pensare alla prossima Cinquefrondi, affrontando una settimana di lavoro che servirà ad essere concentrati e rodarsi in vista della gara che sarà anticipata a sabato, 20 febbraio. Lavorare sodo, fare gruppo e lottare per obiettivi così importanti fa bene a Tommaso Fabi il cui talento cristallino sta sbocciando. Ogni qualvolta è chiamato in causa il centrale cresciuto tra le fila della Lube Macerata si è fatto trovare pronto: «fin dal principio il percorso che riguardava me in questa squadra – prosegue – era di crescita. Essendo venuto qui a diciotto anni, potrei dire chiaramente che la società abbia fatto quasi un investimento su un giovane proveniente da una società d’elite in grado, poi, crescendo, di poter disputare anche campionati maggiori negli anni successivi. Sono contento di aver onorato le aspettative per ora e sudando in palestra insieme ad i miei compagni spero di migliorare sempre più ». Appare ormai chiaro che la filosofia della squadra del presidente Di Meo si stia rivelando quella vincente, sul campo ma anche nell’aspetto psicologico degli atleti che sono concentrati su ogni obiettivo: «sabato prossimo sarà sicuramente una partita da giocare senza mollare una palla – conferma Fabi – e spingendo più che mai. Il Cinquefrondi è stato un avversario importante nel nostro cammino all’andata. Allora non eravamo ancora molto compatti, ci conoscevamo poco ma ora siamo un’armata e non temiamo nessuno». Dal campionato alla Final Four che si giocherà ad Aversa i prossimi 23 e 24 marzo il passo è davvero breve. La Mobilya Aversa viaggerà come lo scorso anno sulla conquista del doppio obiettivo, offrendo pallavolo spettacolo e regalando sensazioni ed emozioni indescrivibili anche per i giocatori come Tommaso Fabi: «non so cosa aspettarmi – conclude – non ho mai partecipato alla Coppa Italia ma proprio sui video di quella della scorso anno sempre disputata ad Aversa mi sono venuti i brividi perché non ho mai giocato con tutto quel calore racchiuso in un palazzetto. Saranno una valanga di emozioni che non vedo l’ora di
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