Il giorno più importante è arrivato. La Mobilya Volleyball Aversa e la serie A possono finalmente stringersi la mano e tornare a camminare di pari passo. La squadra del presidente Di Meo è pronta a riprendersi il proprio posto nell’Olimpo del volley. Tutto può accadere domani, sabato, 23 aprile. A Catania la squadra di coach Bosco avrà più di una possibilità: basterebbe 1 punto per la promozione in serie A2, infatti. Con 3 punti ed una vittoria secca, a due giornate dal termine del campionato, Di Santi e compagni non solo conquisterebbero la promozione ma anche la matematica vittoria del campionato. Nell’ambiente normanno si respira naturalmente tanto entusiasmo così come è palpabile il desiderio di conquistare l’obiettivo tanto sognato, rincorso e desiderato. Un traguardo ancor più importante per i giovani del gruppo: «è una soddisfazione grande che ripaga dei tanti sacrifici compiuti quest’anno – dice Alessandro Magnani – andiamo a Catania carichi per portare a casa il risultato e quindi la matematica promozione in serie A». Allo schiacciatore della Mobilya Volleyball Aversa fanno eco le parole di Fiorenzo Colarusso: «penso che la partita di Catania sia ampiamente alla nostra portata – conferma – ma al tempo stesso da non sottovalutare perché comunque giochiamo fuori casa. Con una vittoria arriverà la matematica promozione con due giornate di anticipo quindi è un primo match point da sfruttare obbligatoriamente. Il solo unico rammarico è quello di festeggiarla fuori casa senza poter gioire con i nostri amati tifosi». «Sta per chiudersi un’annata che ritengo per me molto positiva – aggiunge il palleggiatore normanno – nella quale ho avuto tanti miglioramenti tecnici ed ho contribuito al raggiungimento dell’obiettivo come tutti coloro che hanno preso parte a questa avventura». Il viaggio più lungo ha appena avuto inizio. Attraversando lo stretto di Messina la testa sarà unicamente rivolta alla Universal Catania, avversario di turno ed ultimo ostacolo verso la serie A: «è l’ultimo metro prima del traguardo – afferma Michele De Caria – conquistando 3 punti sabato, sapendo che i siciliani sono avversari da non sottovalutare, abbiamo la possibilità di scrivere la parola fine al nostro campionato ed essere non solo matematicamente in A2 ma anche primi (lo siamo stati da fine girone di andata ad ora), posizione che meritiamo». Ad un passo dal salto di categoria riaffiora alla mente tutto un anno: «Non avrei mai immaginato di avere questa occasione – prosegue il libero della Mobilya – di giocare qui ad Aversa, trovarmi a poche ore da una storica promozione in A2 ed aver disputato una Final Four di Coppa Italia per la quale resta vivo il forte rammarico di esserci qualificati secondi. Sono stato l’ultimo arrivato ed ho dovuto subito lavorare tanto visto che la preparazione era già iniziata ed io ero un po’ indietro. Abbiamo dovuto affrontare diversi problemi, superare difficoltà con tanto spirito sacrificio e dimostrato di essere forti e uniti in campo e fuori. Abbiamo seminato durante tutto l’anno ed ora finalmente possiamo raccogliere i frutti del nostro duro lavoro e dei nostri sacrifici. Ora possiamo raggiungere il nostro obiettivo e prenderci questa enorme soddisfazione: la A2. Vorrei anche ringraziare il presidente Di Meo, l’allenatore Bosco ed in particolare il direttore sportivo Vitullo che mi hanno dato fiducia facendomi vivere questa meravigliosa avventura». «Raggiungere la serie A credo sia un traguardo importante nella carriera di un giocatore – conclude De Caria – è una gioia immensa. Farlo in una piazza come quella di Aversa ancor di più ma soprattutto con una grande squadra come quella di quest’anno. Una vera famiglia. Non si poteva chiedere di meglio».

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