Il Napoli cercava ad Amsterdam in casa dell’Ajax la terza vittoria su tre partite del girone di Champions League, ma è andato molto oltre. La squadra di Luciano Spalletti vive una delle notti più belle della propria storia, portando a casa la vittoria più larga di sempre: un 6-1 che migliora in extremis anche il 5-1 in casa del Valencia del 1992, quello dello storico pokerissimo di Daniel Fonseca. Gli azzurri restano a punteggio pieno nel girone di Champions League con 9 punti e con il miglior attacco (13 reti segnate). Liverpool secondo a 6 dopo il 2-0 ai Rangers, l’Ajax a 3 e gli scozzesi a zero sembrano già tagliati fuori. La partita ad Amsterdam dura di fatto appena 18 minuti, quelli impiegati dal Napoli per pareggiare con Raspadori il vantaggio ajacida di Kudus al 9’, in quello che sarà l’unico, vero pericolo portato dai Lancieri verso la porta di Meret. La squadra di Spalletti, che aveva approcciato benissimo il match, reagisce con la tranquillità delle grandi squadre colpendo gli avversari nei propri punti deboli: limiti tecnici in costruzione e inesperienza. Di Lorenzo di testa da corner e Zielinski fissano il 3-1 all’intervallo, poi la doppietta di Raspadori in avvio di ripresa chiude i conti e l’Ajax cede di schianto. Il Napoli non si ferma, supportato da una condizione straripante e continua a giocare a memoria: Kvaratskhelia e Simeone completano l’umiliazione e nel finale gli azzurri vanno più volte vicino al settimo gol. Unico neo l’infortunio che ha costretto Zielinski a uscire dal campo all’intervallo. Si conclude qui una delle notti più belle della storia del Napoli. 6-1 in casa dell’Ajax, subissato dai fischi. Azzurri dominanti dal primo all’ultimo minuto, a punteggio pieno in Champions e con il miglior attacco della competizione!

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