L’Atalanta mette la firma sulla Champions League, il Napoli la saluta (ormai) definitivamente. A Bergamo decidono i gol di Pasalic e Gosens al 2’ e all’11’ del secondo tempo, che permettono alla Dea di salire a quota 60 punti, restando quarta a -4 dall’Inter (senza dimenticare gli 82 gol segnati, quota pazzesca). Gli azzurri, invece, restano a 45 perdendo la chance di mettere pressione alla Roma (impegnato alle 21.45 con l’Udinese). Tutto confermato in casa Atalanta, con Gasperini che conferma l’undici ipotizzato alla vigilia: gli unici due ballottaggi sono vinti da Castagne e Pasalic, Hateboer e Ilicic vanno in panchina. In difesa, davanti a Gollini, spazio per Toloi, Caldara e Djimsiti (Palomino, recuperato stamattina, va in panchina). A centrocampo anche De Roon, Freuler e Gosens, davanti – oltre a Pasalic – Gomez e Zapata. Dall’altra parte, dopo il turnover contro la Spal, Gattuso punto sul miglior 4-3-3 possibile: Ospina in porta, difesa con Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly e Mario Rui. Mediana con Zielinski, Demme e Fabian Ruiz. In attacco, tridente “leggero” con Politano e Insigne larghi e Mertens al centro. Arbitra Doveri di Volterra.
Primi minuti equilibrati, al 9’ primo tentativo del Napoli, con Mertens dalla distanza: collo esterno, palla fuori. Gli azzurri partono e al 14’ ci prova Koulibaly, ma il suo colpo di testa su cross di Politano finisce alto. Il primo squillo dell’Atalanta arriva 2’ dopo: mancino del Papu dai 25 metri, Ospina devia in corner. Il portiere colombiano è bravo anche al 24’, ancora su Gomez. Punizione dalla sinistra, l’ex Arsenal si distende con la manona: bella parata e scontro (doloroso) con il compagno Maksimovic, che costringe Gattuso al cambio. Dentro Meret dopo circa 5’ di cure. Dal 30’ non succede nulla di particolare, i due portieri non corrono rischi (per Gollini solo una bella uscita di testa): 4’ di recupero e tutti negli spogliatoi sullo 0-0 con un Napoli – possesso e palleggio alla mano – più brillante.
La ripresa riparte senza altre sostituzioni, ma con il vantaggio di Pasalic: al 2’ cross da destra di Gomez, un “cioccolatino” per il croato che, solissimo all’interno dell’area, segna il primo gol da atalantino al 100% (fresco il riscatto dal Chelsea per 15 milioni). Atalanta che non solo va avanti, ma raddoppia. Il 2-0 arriva all’11’: azione coraggiosa di Toloi, che sbagliando un tiro serve involontariamente Gosens, freddo e preciso a battere Meret con un mancino basso, potente e preciso. Il match è sempre più nerazzurro, il Napoli non riesce a riaprirlo (pericoloso Fabian Ruiz con un sinistro dalla distanza, annullato un gol al Milik per fuorigioco): la Dea, quindi, continua a volare e centra la settima vittoria consecutiva in Serie A. Per il Napoli, invece, uno stop pesante dopo cinque successi di fila che, probabilmente, lo costringe a salutare definitivamente la Champions League. Roba, sempre di più, da Atalanta.