Una doppietta per chiudere un periodo poco prolifico e per lanciare la Juve sempre piu’ in alto. Alessandro Matri e’ felice: ”Sono contento, sono due gol importanti per il risultato in uno scontro diretto. Un po’ per colpa mia, un po’ per sfortuna non riuscivo a segnare. Sabato scorso a Bergamo mi ero dispiaciuto per le occasioni non concretizzate,

ma ho cercato di non demoralizzarmi. Capita a volte non rendere come si vorrebbe, ma ho affrontato questo momento con tutta la serenita’ possibile, la squadra mi ha aiutato e non mi ha fatto sentire pressioni”. Pressioni che, comunque, un po’ c’erano per via dei giudizi dall’esterno, per l’arrivo di Borriello. ”E’ normale – aggiunge Matri – quando un attaccante segna, tutto e’ ingigantito in positivo; lo stesso, ma in negativo, se non segna. Poi trovo che si sia esagerato a creare la concorrenza mia con Marco, in una grande squadra e’ normale che ci siano cinque attaccanti”. La vittoria sull’Udinese e’ un’ulteriore prova di maturita’ superata dalla Juve. ”Quest’anno e’ un continuo di dimostrazioni di maturita’ – sottolinea Matri -, si sta vedendo una grande Juve con carattere e grande solidita’. Siamo stati bravi a reagire dopo aver subito il pareggio”. Poi fa un bilancio personale: ”Il mio primo anno alla Juve e’ stato positivo e pieno di emozioni. L’anno scorso poteva andare meglio, quest’anno sta andando come speriamo. Arrivati a questo punto, dobbiamo provarci, a restare li’ in alto” Gongola Matri, gongola anche Antonio Conte. ”Noi dobbiamo cercare di vincere e basta, restare nelle zone alte, piu’ in alto possibile e centrare la Champions League, ma anche non porci limiti”. L’allenatore della Juve analizza: ”Temevo molto questa partita, era una gara da vincere, con sacrificio, sofferenza. Abbiamo pagato anche un po’ la stanchezza della Coppa Italia ma ci siamo riusciti. Avremmo dovuto gestire meglio il possesso palla, essere piu’ attenti, abbiamo perso palloni che ci potevano costare cari. Anche in svantaggio, l’Udinese non si e’ spostata di un metro, ci ha aspettato sempre nella propria meta’ campo, ha giocatori di qualita’ e bravi nel ripartire, Di Natale e Floro Flores sono grandi attaccati, merito del lavoro di Guidolin, che dimostra perche’ negli ultimi due anni l’Udinese e’ arrivata davanti a noi. Siamo stati bravi”. Sul fronte friulano, Francesco Guidolin mastica amaro: ”Una sconfitta non puo’ mai dare soddisfazione, ma faccio i complimenti comunque ai miei giocatori, hanno dato tutto quello che avevano. So che possiamo fare meglio ma purtroppo stasera non ci siamo riusciti, anche per le assenze. Abbiamo retto bene, creando occasioni e sprecando”. L’allenatore dell’Udinese utilizza anche un po’ di ironia: ”Lo scudetto si allontana… Ma comunque abbiamo messo fieno in cascina per le zone alte ”. Poi torna serio: ”La partita e’ cambiata sull’occasione di Di Natale. Forse abbiamo sbagliato gli ultimi cinque minuti del primo tempo in cui ci siamo abbassati troppo e la Juve ha trovato il vantaggio. Mi dispiace perche’, dopo il pareggio, ci sarebbe stata la possibilita’ di portare a casa il risultato e anche di andare in vantaggio. E’ vero, nel primo tempo Di Natale era un po’ troppo solo, poi ho voluto rischiare la seconda punta perche’ sapevo che Floro Flores mi poteva dare qualcosa di molto importante davanti, come poi ha fatto”.

 

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