Guardalinee in fuorigioco. Gli errori arbitrali che hanno segnato l’ultimo turno di serie A hanno tolto un po’ di quella ”serenita”’ – negli ambienti arbitrali sinonimo dei periodi in cui tutto fila liscio – che negli ultimi tempi aveva preso il sopravvento, mettendo sul banco degli imputati soprattutto gli assistenti del direttore di gara, protagonisti di un non comune poker.

Al tris di sabato, con il gol di Thiago Motta in Inter-Cagliari viziato da un netto fuorigioco e l’annullamento, per offside inesistenti, delle reti di Seedorf in Fiorentina-Milan e Cavani in Napoli-Lazio, si e’ aggiunto il quarto errore ieri sera in Roma-Lecce, che, pur ininfluente, ha comunque tolto il meritato sigillo del gol alla prodezza straordinaria di Osvaldo. Ranieri non ci sta, e, dopo aver ricevuto un piccolo aiuto, va al contrattacco in difesa della sua Inter. ”Non c’Š il giusto equilibrio a commentare le situazioni arbitrali – dice da Trebisonda – quando gli errori erano contro di noi dovevamo pensare a risolvere i nostri problemi, invece con un episodio a favore si parla di campionato falsato”. Insomma, il campionato sta entrando nel vivo e le polemiche si riaffacciano. Ma in tutti gli episodi della giornata di campionato sono i guardalinee a non esser riusciti a cogliere il reale svolgersi dell’azione, individuando come non regolari le posizioni dei giocatori che hanno poi ottenuto ‘giustizia’ dalle immagini. Nessun fermo ‘punitivo’, e’ quanto filtra dagli ambienti dell’Aia: l’errore, anzi gli errori, ci sono stati, ma prima di qualsiasi valutazione i vertici arbitrali ristudieranno la dinamica delle decisioni. Per poi parlarne con gli interessati. Che nel caso specifico sono gli assistenti: gli stessi, si fa notare sempre dall’interno dell’Aia, che nelle domeniche scorse hanno individuato fuorigioco millimetrici e che ”dalla prossima” torneranno a vedere offside ‘impossibili’. D’altra parte, a confortare le prestazioni dei guardalinee italiani e’ uno studio scientifico realizzato in Spagna due anni fa, a dimostrare come l’occhio umano non e’ sempre in grado di valutare il fuorigioco. L’angolo visivo non riesce a seguire cinque oggetti che si muovono contemporaneamente. La regola dell’offside costringe arbitro o assistente a controllare gli spostamenti di due attaccanti, due difensori e la palla, cosa definita ”impossibile”. L’autore sosteneva che l’unica soluzione per limitare gli errori e’ l’introduzione della moviola in campo. In attesa che il presidente della Fifa Joseph Blatter decida cosa fare, gli arbitri italiani lavorano per ridurre gli errori. E chiudere definitivamente ogni polemica, nella speranza di arrivare con la auspicata ”serenita”’ al 9 gennaio, quando, finita la sosta natalizia, direttori di gara, dirigenti, allenatori e giocatori si riuniranno a Roma per il primo confronto sulla stagione sportiva 2011/12.

 

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