Non tutti gli 0-0 sono noiosi, anzi. Quello del Franchi è arrivato dopo una partita giocata a ritmi altissimi e con un’intensità da calcio inglese. Pari giusto con un Napoli che non riesce ad issarsi da solo in testa alla classifica a punteggio pieno. Battere la Fiorentina però stasera era durissima. Italiano deve fare a meno di Gonzalez davanti e Duncan in mezzo, puntando sul neo acquisto Barak come mezzala offensiva ed inserendo Jovic tra Sottil ed Ikone. Il Napoli risponde con Osimhen terminale offensivo, Kvara e Lozano ai lati. I primi due minuti sono appannaggio di Spalletti che manda ‘Bacioni a Firenze’ lanciando appunto baci a qualche tifoso dietro la sua panchina che non lo stava trattando proprio con i guanti. Poi se la prende con l’arbitro Marinelli, reo a suo avviso di qualche mancato fischio, beccandosi il giallo. La Fiorentina, galvanizzata dal passaggio del turno in Europa, parte meglio. Ritmi forsennati, pressione alta, Amrabat che giganteggia in mezzo al campo. Di occasioni però non ne arrivano. Con il passare dei minuti il Napoli trova le distanze ed alza il baricentro. Il primo tiro è però viola dopo un’incertezza di Meret con Bonaventura che calcia fuori dal limite dell’area. La partita è bella, veloce, intensa, anche se di conclusioni ne arrivano poche. Nei viola Dodo pare in grandissima crescita, Milenkovic è una sicurezza, Biraghi tiene Lozano. Mentre in difficoltà sono Ikone e soprattutto lo spaesato Quarta. Proprio da un errore dell’argentino nasce l’opportunità su punizione dai 20 metri sprecata da Mario Rui un paio di minuti dopo una rete annullata per fuorigioco ad Osimhen. Il terzino spreca calciando male.
Il Napoli inizia col piede sull’acceleratore. Kvara dopo cinque minuti serve un assist perfetto per Lozano che spreca in modo clamoroso la miglior occasione del match. Italiano toglie uno spento Ikone inserendo Kouame, Spalletti risponde con Elmas e Raspadori per Zielinski e Kvara. Al 17′ l’opportunità arriva anche per i viola con un contropiede 4 contro 3 chiuso da un sinistro di Barak fuori di poco. Il Napoli si ridisegna con un 4-2-3-1, i viola cambiano solo interpreti, come Maleh ed Igor per gli stanchissimi Bonaventura e Quarta. Spalletti sfrutta al massimo il potenziale a disposizione inserendo anche Politano, Ndombelè e Simeone per trovare l’acuto giusto. A nove dal termine è Raspadori dal limite ad impegnare Gollini che devia. Il finale se possibile è ancora più intenso, mancano i gol non certo i chilometri percorsi o i contrasti vinti. Un punto per parte ed entrambe le squadre ancora imbattute pronte a guardare con fiducia la stagione appena iniziata.