Il Napoli batte 2-1 l’Udinese nella 30esima giornata di Serie A e aggancia momentaneamente il Milan in vetta alla classifica. Gli uomini di Spalletti faticano nel primo tempo e vanno sotto al 22’ puniti da Deulofeu, ma la ribaltano nella ripresa grazie al solito, scatenato Osimhen, che in poco più di 10 minuti (52’ e 63’) trova la doppietta decisiva. Nel finale rosso per Marí. Gli azzurri avvisano le milanesi e restano in piena corsa scudetto.

Ospina 6,5 – Non può nulla sul gol di Deulofeu, mentre si supera su Pablo Mari, negando lo 0-2 all’Udinese. Quella parata permette al Napoli di andare a riposo con un solo gol di svantaggio, facilitando la rimonta targata Victor Osimhen.

Di Lorenzo 6 – Il primo tempo lo vede balbettante, con una buona vena dell’Udinese nella sua zona che lo mette in difficoltà. Nel secondo tempo, con l’inerzia dalla parte del Napoli e con più libertà sulla sua corsia, entra più in partita, servendo l’assist del 2-1 ad Osimhen. Dal 78’ Zanoli sv

Rrahmani 6,5 – Il più solido della difesa, gioca bene contro Beto concedendogli poco o nulla. Giganteggia sulle palle alte, è intelligente anche nelle letture quando l’Udinese cerca di sfondare centralmente.

Koulibaly 6 – Fatica ad inquadrare Deulofeu, che si accentra con buona qualità e dialoga nello stretto con i compagni. Lascia, poi, troppo spazio allo spagnolo in occasione del gol del vantaggio. Si rifà nel secondo tempo, dove non concede praticamente nulla, ma oggi commette qualche sbavatura di troppo per il livello a cui ci ha abituato.

Mario Rui 6,5 – Come Di Lorenzo è un po’ in apnea quando l’Udinese spinge sulla fascia, soprattutto nel primo tempo, ma riesce comunque a tenere a bada Molina. Riesce a dare più brio alla manovra degli azzurri, specie nella ripresa dove ha più campo e se lo prende tutto, servendo anche l’assist per il primo gol di Osimhen.

Anguissa 6,5 – Soffocato dall’intensità dell’Udinese, non riesce ad incidere con il suo strapotere fisico, seppure lotti molto sulle seconde palle. Dei centrocampisti è il più positivo, anche nel primo tempo, e quando nella ripresa si sposta nella mediana a due fa crescere tutto il Napoli.

Lobotka 6 – Partita simile a quella dei compagni di reparto, in cui balbetta rincorrendo l’Udinese per un tempo e gioca con molto più equilibrio e personalità nel secondo tempo. Non è posizionato benissimo in occasione del gol di Deulofeu, che attacca centralmente senza alcuna marcatura. Prezioso però nel recupero palla,

Fabian Ruiz 5,5 – Gara spenta dello spagnolo, sovrastato dall’intensità del centrocampo dell’Udinese. Si vede solo per un tiro sporco da fuori, poi resta negli spogliatoi all’intervallo. Dal 46’ Mertens 6,5 – L’ingresso del belga dà nuova energia e sicurezza al Napoli, che cambia il suo volto dopo 45’ opachi e con pochi sussulti. Dietro ad Osimhen, il 14 partenopeo dialoga palla a terra con i compagni, dando il via a diverse iniziative interessanti della squadra di Spalletti.

Politano 5,5 – Non si accende quasi mai, andando a cozzare contro la difesa dell’Udinese. Non convince, seppure dia il via all’azione del 2-1 imbucando per Di Lorenzo. Dal 70’ Zielinski 6 – Entra per gestire il vantaggio e cercare di punire un Udinese ovviamente più sbilanciato per cercare il pareggio. Non si vede moltissimo, ma è prezioso nell’occasione dell’espulsione di Pablo Mari, che lo abbatte con un intervento duro e si prende il rosso diretto.

Osimhen 7,5 – La miccia che accende il Napoli, dopo un primo tempo in chiaroscuro ribalta da solo la partita con una doppietta in diciassette minuti. Gol di testa con inserimento da rapace, poi girata da grande bomber su suggerimento di Di Lorenzo. Nel momento più difficile sale in cattedra e regala una vittoria fondamentale.

Insigne 6,5 – Il più intraprendente, prova a suonare la carica dopo lo svantaggio. Silvestri gli dice di no su un tiraggiro specialità della casa, poi prova ad incidere in modalità rifinitore, appoggiandosi su Osimhen. Positivo, anche quando il Napoli non gira. Dall’88’ Elmas sv

Luciano Spalletti 7 – Il Napoli parte male, finisce sotto ma non si abbatte. Il tecnico toscano riesce a ribaltare la squadra nell’intervallo, riconsegnando al Maradona un Napoli diverso, più cinico, cattivo e capace di ribaltare la partita anche in un pomeriggio in cui qualcosa sembrava non andare. Messaggio importante al campionato: gli azzurri ci sono e sono sempre vivi.

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