QUARTO – Tra gli studenti invitati a seguire l’allenamento della nazionale italiana con la squadra antiracket della Nuova Quarto per la Legalità, svolto allo stadio ‘Giarrusso’, c’era anche il piccolo Marco S., scampato alla tragedia del bus di Monteforte Irpino (Avellino) il 28 luglio scorso, quando morirono 40 persone.

Marco si salvò insieme alla famiglia, attualmente a Lecco, per seguire la fase riabilitativa della sorellina di tre anni. Il piccolo è stato accompagnato dal sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, che gli ha fatto conoscere da vicino e stringere la mano del ct Prandelli e dei giocatori, tra gli altri Buffon e Balotelli. “Sono stato a Quarto per esprimere la vicinanza al progetto messo in campo dalla Dda di Napoli e per esaudire il desiderio di Marco – ha detto Figliolia – E’ stato bello vedere la gioia che traspariva dagli occhi di Marco. Dopo l’incubo della tragedia vissuta e dei giorni passati in ospedale è riuscito ad assaporare un momento di gioia. Ha detto poche parole il ragazzo, ma dai suoi occhi traspariva la soddisfazione e non più la tristezza ed il terrore della brutta avventura”.

 

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