“Sì, sono innamorato, ma della mia vita privata non voglio dire niente”. È già un’apertura, vista la riservatezza che l’ha sempre contraddistinto. Ne sarà felice Laila Hasanovic, la modella danese con cui Jannik Sinner, numero uno del tennis mondiale, ha una relazione. Da New York, dove sta per prendere parte agli Us Open, l’ultimo Slam della stagione, l’azzurro comunque non si fa distrarre: “Oggi Carlos Alcaraz ed io ci giochiamo gli Slam, ma se non miglioriamo ogni giorno arriveranno altri giocatori…”.
L’ossessione Sinner la lascia da parte solo quando rientra nella sua stanza. Come? Giocando con i Lego. In un’intervista al Corriere della Sera e al Sole 24 Ore ha raccontato di aver costruito una Porsche in cinque ore e di averne comprata subito una più grande.
Mentre mette un mattoncino sopra l’altro, Jannik in attesa dell’esordio ha anche il tempo di riflettere su se stesso. “Non so essere paziente, vorrei fare tutto e subito. E invece non è questa la soluzione: devi sempre lavorare un dettaglio dopo l’altro e poi mettere pian piano insieme tutti i pezzi del puzzle”. Una filosofia che Sinner applica alla vita e al tennis: “Si diventa numeri uno per come si gestiscono le cose fuori dal campo, per come ti comporti. Il tennis è la mia vita, ma non è tutto. Quando hai 35-40 il gioco finisce e poi devi decidere cosa fare dopo”.
Anche agli Us Open Sinner giocherà con il braccio destro fasciato: “Mi è piaciuto il feeling che ho provato a Wimbledon, il braccio è più compatto. Oggi non è prevenzione, è proprio una pura sensazione in campo. Dopo Cincinnati (si è ritirato in finale, ndr) sto bene, sta andando tutto verso la direzione giusta”.












