Non ha ancora un nome il cadavere carbonizzato rinvenuto nella notte fra martedì e mercoledì in un viottolo in località Occiano del Comune di Montecorvino Rovella (Salerno). Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Battipaglia, coordinati dalla Procura di Salerno, in queste ore si orientano soprattutto negli ambienti degli emarginati e degli immigrati dell’Est europeo presenti nella zona. Nessuno al momento ha presentato denuncia di persone scomparse sul territorio salernitano. Il cadavere carbonizzato è di un uomo, dall’apparente età compresa tra i 50 ed i 60 anni, di pelle chiara e che indossava pantaloni di tuta ginnica con una canottiera. Gli inquirenti sono certi che l’uomo sia giunto già morto sul luogo del ritrovamento, dove è stato poi dato alle fiamme. Al collo, ai polsi e alle caviglie, sono stati trovati dei fili elettrici. Il volto sfigurato era stato incappucciato con una busta di cellophane, il corpo era avvolto in un sacco molto capiente del tipo usato per l’immondizia. Sino alla tarda serata di ieri i carabinieri hanno ascoltato i proprietari dei terreni del luogo dei ritrovamento, pastori e frequentatori della zona. Nessuno però ha dato utili indicazioni ai fini investigativi. Nel pomeriggio nell’ospedale di Vallo della Lucania (Salerno), dove la salma è stata trasferita, il medico legale Adamo Maiese sottoporrà i resti ad una tac tridimensionale per cercare di ricostruire i lineamenti della vittima ma soprattutto per individuare eventuali ferite o traumi. L’ autopsia è stata fissata per sabato.


 

 

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