NAPOLI. “Lavorare per trasformare il Teatro Grande nell’Arena di Verona del Sud e per fare di Pompei la meta ambita di un turismo non più mordi e fuggi”. E’ questo l’appello che il senatore Pietro Langella, coordinatore provinciale dell’Ncd a Napoli (ed iscritto al gruppo Gal dell’aula di palazzo Madama), lancia a Ministero dei Beni Culturali, Sovrintendenza Archeologica e Comune affinché, “quanto messo in atto, nei giorni scorsi, nell’area archeologica vesuviana, con il programma di musica lirica inscenato nella cornice del Teatro Grande, rappresenti solo il primo passo per il pieno rilancio degli Scavi Antichi”. “Da cittadino vesuviano, nato e cresciuto in questa terra – spiega Langella – ringrazio il maestro Alberto Veronesi presidente dell’Associazione ‘Sviluppo Sinfonico Siciliano’ e il prof. Giovanni Maria Carnovale, presidente della Fondazione ‘Luigi Carnovale’, per l’ottima organizzazione dell’evento”. Ma un grazie, aggiunge il parlamentare originario di Boscoreale (Napoli): “va anche al ministro Dario Franceschini, al sovrintendente Massimo Osanna ed al sindaco Ferdinando Ulliano per aver restituito alla comunità internazionale, dopo quasi vent’anni di oblìo, un patrimonio straordinario come il Teatro Grande”. Tuttavia, conclude l’esponente dell’Ncd: “occorre fare di più affinché si proceda speditamente verso la completa riqualificazione degli Scavi in modo da proiettare Pompei, anche con appuntamenti di spessore come quelli organizzati nell’area del Teatro Grande, nell’olimpo del cosiddetto turismo di qualità”.

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