La spunta sul filo di lana il San Michele Maddaloni, ma alla fine la posta in palio contro la Dynamic Venafro è sua. Che fosse dura battere gli avversari molisani lo si era detto già in settimana, ma addirittura il finale da film del genere thriller è stato un di più che ha di certo reso emozionante la partita.

Eppure subito dopo la palla a due le due formazioni hanno pensato più a studiarsi che a giocare la propria pallacanestro. Era visibile quella tensione dovuta alla voglia di vincere dopo l’esordio per entrambe con sconfitta, che purtroppo il più delle volte tende a frenarti piuttosto che a spingerti. E così dopo che il cronometro ha superato i primi 5′ di gioco si è appena sul 6-6, frutto di errori da ambedue le parti. Entrambi gli attacchi non riescono ad avere una manovra fluida, oltre ad avere un decision making, per dirla all’americana, non esattamente lucido. Dopo essere anche uscito per un colpo ricevuto alla mano, Desiato ritorna in campo e non solo regala il primo vantaggio ai suoi compagni, ma semina il panico nella difesa venafrana subito diversi falli con relativo viaggio in lunetta.

La seconda frazione prende tutta un’altra piega, le squadre producono molto di più e la gara inevitabilmente sale di colpi. Mentre Desiato continua a pungere, raggiunge la doppia cifra in punti anche Chiavazzo, che in modalità “contropiede on” arriva diverse volta ad appoggiare la palla al vetro oppure a subire fallo. Il Venafro è bravo comunque nel rispondere, soprattutto con Corrall che è devastante nel pitturato, e con il giovane Tamburrini che diventa una vera e propria spina nel fianco per la difesa di casa con penetrazioni rapide ed incisive, che portano anche a far caricare di falli gli avversari. La zampata decisiva per l’allungo biancazzurro arriva però dalla panchina, con un Guastaferro che brucia il parquet risultando un cecchino al tiro (5/5 al 20′). La perla prima di andare al riposo lungo la regala ancora Desiato, che realizza sulla sirena un canestro di tabella scagliato poco dopo la metà campo: è 43-29 e massimo vantaggio all’intervallo.

Al rientro dagli spogliatoi le squadre non mollano di un centimetro, si continua a battere muro contro muro, anche se ad una maggiore verve degli ospiti i padroni di casa riescono a tamponare con sacrificio e dedizione. A lungo andare però, i venafrani si rifanno sotto, usufruendo di uno smarrimento offensivo dei maddalonesi per recuperare terreno e riportarsi sotto. Man mano che scorrono i secondi sul cronometro il divario si assottiglia sempre più, fino ad arrivare al 30′ sul punteggio di 54-49 per i padroni di casa. Da segnalare la schiacciata di Ferraro per il Venafro, che si appende al ferro dopo aver raccolto in tap-in il rimbalzo offensivo. Un gesto atletico da applausi.

Nell’ultima frazione si segna con il contagocce, anche se è un continuo botta e risposta tra le squadre. Il Venafro sembra avere più birra in corpo, e così dopo aver avuto diversi possessi per compiere il sorpasso, questo avviene a meno di 3′ dalla fine della partita, quando sul tabellone luminoso appare il 61-62. Da li in poi cresce inesorabilmente l’intensità, perché nessuna delle due compagini vuol lasciarsi sfuggire i due punti. Dopo un’altalena di errori, si arriva all’ultimo minuto circa dalla conclusione con Guastaferro che fa 1/2 dalla lunetta per la parità. Il Venafro potrebbe ritornare in vantaggio se avesse una maggiore precisione al tiro, così come il Maddaloni. A circa 20″ dalla sirena conclusiva, i padroni di casa si rifugiano nel fallo sistematico per preservarsi l’ultimo tiro. Lovatti dalla linea della carità fa 1/2, mentre dall’altra parte i biancazzurri costruiscono l’attacco volto a lasciare libero in angolo capitan Nino Garofalo, che ha colto al volo l’opportunità di insaccare la tripla del 65-63. Ad un decimo però, arriva il fallo ai danni di Ferraro, che dunque ha la possibilità di pareggiare la gara per andare, di fatto, al supplementare. Il primo tentativo del capitano venafrano non va a buon fine, e di fatto la partita termina lì.

 

Commenti: «Abbiamo vinto proprio come abbiamo perso la settimana scorsa – ha esordito coach Massimo Massaro anche se c’è da dire che rispetto alla gara di Taranto in questo match abbiamo avuto un approccio migliore. Abbiamo saputo imparare dai nostri errori e siamo riusciti a non commetterli di nuovo. Nel primo tempo abbiamo difeso molto bene, oltre che a spaziare ottimamente in attacco, mentre nella ripresa gli avversari sono riusciti a metterci in difficoltà, come preventivamo in settimana. Ma anche lì siamo stati bravi a non disunirci, a lottare e alla fine – ha concluso il trainer biancazzurro – abbiamo portato meritatamente i due punti a casa».

«Questa vittoria la voglio dedicare – ha aggiunto il dirigente Pasquale De Filippo al nostro assistant coach Massimo Ricciardi e alla sua famiglia, che durante il match ha perso il papà già malato. Non possiamo che stringerci intorno a lui, e attribuirgli l’onore di essere rimasto fino al termine della partita, da vero professionista, nonostante avesse ricevuto questa brutta notizia».

 

Gruppo Ventrone Maddaloni- Romano Group Venafro 65- 64

Maddaloni: Ragnino n.e., Piscitelli 5, Guastaferro 17, Desiato 15, Marini, Garofalo 8, Rusciano, Chiavazzo 11, Rollo, Sergio 9, All. Massaro.

Venafro: Corrall 22, Montanaro n.e., Moretti, Minchella 3, Ferraro 14, Tamburrini 13, Cardarelli n.e., Lovatti 5, Petrazzuoli 6, Scafaro 1, All. Mascio.

Parziali: 14-11; 43-29; 54-49.

Arbitri: Luigi Gaudino di Nocera Inferiore (SA) e Giuseppe Petrone di Fisciano (SA).

Note: 1000 spettatori circa. Falli tecnici a Lovatti (16′) e coach Mascio (34′).

 

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