Per il sen. Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Gal, le recenti nomine “assunte dal presidente della giunta regionale Stefano Caldoro segnano il punto di minimo di una gestione che – a suo parere – ha sempre prestato il fianco a critiche, ma che, in passato, almeno aveva salvato alcuni principi di etica politica”. “Ormai siamo entrati in un clima da basso impero” sottolinea in una nota D’Anna, secondo il quale “l’infornata con la quale il governatore ha inteso gratificare politici trombati e componenti del ‘cerchio magico’ del quale anche lui si circonda, rappresentano uno scadimento anche per quanto concerne la corretta prassi e il rispetto di quei limiti che distinguono il buon amministratore dal mestierante politico”. “Se questa è l’alba della prossima campagna elettorale – conclude D’Anna – converrà ancor di più prendere le distanze, non solo da una gestione discutibile ed insufficiente dell’ente Regione, ma anche da comportamenti che con la meritocrazia, l’oculatezza e la terzietà delle nomine non hanno nulla a che spartire e che non possono né essere condivisi, né taciuti”.

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