“Ingiustizia è fatta ai danni del diritto alla salute dei cittadini della Provincia di Caserta, Caldoro e il centrodestra campano ripianano i debiti del pozzo senza fondo dell’ASL Na1 e dell’Ospedale di Salerno prelevando l’attivo dell’ASL di Caserta, relativo agli utili del 2012 e 2013, e dei due Policlinici Universitari colpevoli solo di attuare una gestione rispettosa e oculata con gli obiettivi prefissati dal famigerato piano di rientro sanitario”. Lo afferma il capogruppo regionale Pse, Gennaro Oliviero. ”Che tristezza, gli oltre ventisette milioni di euro dell’Asl di Caserta potevano e dovevano essere utilizzati per migliorare e implementare l’assistenza sanitaria in Terra di Lavoro, se pensiamo al dramma quotidiano che vive il mondo della riabilitazione, le maglie strette dei limiti di spesa delle cliniche private che puntualmente si esauriscono già dal mese di settembre, e, su tutti – sostiene Oliviero – i tagli illogici e indiscriminati verso reparti e specialità dei nostri ospedali”. ”E’ palese che la Provincia di Caserta è in una situazione di emergenza sanitaria che scaturisce dai continui favori amministrativi di Caldoro verso Napoli non tenendo conto, in alcun modo, le altre Province della nostra Regione: dal riequilibrio del riparto delle risorse finanziarie sino ad una programmazione reale dell’intero fabbisogno sanitario regionale”, conclude Oliviero.

 

 

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