“Sulla vicenda del Polo Chimico ex Montefibre di Acerra, che va certamente monitorata e vigilata dalle istituzioni e dalle parti sociali è necessario un intervento più deciso del Governo. Allo stato, del polo chimico acerrano funzionano solo l’Infra, che occupa appena 35 operai, la centrale elettrica Fri-El che occupa 25 tute blu e la Ngp che con una ventina di operai assicura la manutenzione ed i servizi amministrativi del parco industriale. Tutto questo a fronte di investimenti per la ristrutturazione dell’area, tra capitali pubblici e privati, per ben 150 milioni di euro”. Lo afferma il Consigliere Regionale del Gruppo Caldoro Presidente, Angelo Marino, presidente della I Commissione Affari Istituzionali, per il quale “il grande investimento e il grande impegno da parte di tutti per il rilancio del Polo non possono essere gettati al vento. Tanto più di fronte ai sacrifici immensi sopportati dai lavoratori che in questi anni hanno donato il cuore e il sangue per la difesa del proprio posto di lavoro e che ora rischiano di ritrovarsi di fronte ad un inaccettabile mancato rispetto degli impegni sottoscritti”. “Più che concentrarsi sulle tutele crescenti o decrescenti dei lavoratori – conclude Marino – il premier Renzi meglio farebbe a proclamare di meno e ad impegnarsi concretamente su politiche industriali concrete, su investimenti mirati capaci di garantire competitività e lavoro vero, su strumenti seri di accesso al credito per le imprese, e dare effettivamente all’Italia strumenti efficaci per lasciarsi la crisi alle spalle”.


 

 

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