Parte male il campionato di Terza Categoria in Provincia di Caserta. Al comunale di Lusciano era in programma il derby tra Atletico Aversa e Aversa Football Club. Quella che poteva e doveva essere una tranquilla giornata di sport e di festa per la città normanna si è trasformata in una giornata di follia in cui lo sport ha perso. La gara è stata sospesa per oltre mezz’ora e poi è ripresa a porte chiuse dopo l’arrivo delle forze dell’ordine intervenute per sedare una rissa scoppiata sugli spalti. Sebbene la dinamica sia ancora da definire con certezza sembrerebbe che gli incidenti siano nati dopo un diverbio tra il padre di un calciatore dell’Atletico e il presidente del Fc. Allo stadio c’erano persone con mazze e bastoni che hanno seminato il panico entrate in azione dopo questo episodio. Come e perché erano allo stadio lo stabiliranno le indagini delle forze dell’ordine. Vari i testimoni ascoltati e sembra che sia stata sporta anche qualche denuncia. Il giorno dopo tra le due società c’è un rimpallo di accuse sulle responsabilità alla base della rissa. L’Aversa Fc, in una nota a firma dell’addetto stampa, segnala che “ A metà del primo tempo alcuni supporters dell’Airri hanno pesantemente inveito contro la dirigenza avversaria, per poi passare ai fatti: fatti che non hanno risparmiato il Presidente dell’Aversa FC, Amedeo Russo. Quest’ultimo è stato, infatti, aggredito da un tifoso dell’Airri, il cui animo sportivo ha lasciato spazio all’impeto violento. In campo, trattamento simile è stato riservato a Carmine Schiavo, giocatore dell’Aversa FC, colpito da un pesante oggetto di plastica, lanciato dai sostenitori del team avversario. Le Forze dell’Ordine sono prontamente intervenute allontanando i facinorosi dell’Airri e lasciando che il match si disputasse a porte chiuse.” Diametralmente opposta la ricostruzione dell’Atletico che, sempre in una nota, nel prendere le distanze scrive: “Quanto avvenuto è deplorevole – continua l’Atletico Aversa – sia per l’immagine del calcio, sia per quella del tifoso. Siamo vicini ai nostri tifosi – in particolar modo a uno di loro che è stato ricoverato in ospedale – aggrediti da alcuni della squadra avversaria con mazze da baseball. Un vero tifoso non può presentarsi armato di mezzi offensivi a una partita di calcio, partita a cui assistevano tra l’altro anche bambini. Crediamo nei valori della legalità, del fair play, della dignità e del sentimento sportivo e ci affidiamo al lavoro delle forze dell’ordine intervenute affinché vengano individuati i responsabili di quanto accaduto, documentato tra l’altro anche da filmati e foto. Condanniamo ogni forma di violenza e attendiamo il referto dei commissari di campo. Come società avremmo preferito la sospensione della partita, ma abbiamo rispettato la decisione di questi ultimi e quella dell’arbitro. Siamo pronti a ritirarci, piuttosto che confrontarci in situazioni che esulano da tutti i valori che devono animare una competizione sportiva”. Per la cronaca sportiva la gara è stata vinta dall’Aversa Football club, ma questo è un dettaglio secondario rispetto a quanto accaduto sugli spalti. Il padre di un calciatore è anche finito in ospedale.

 

{gallery}stadiol{/gallery}

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui