Con riferimento al comunicato stampa diramato da alcuni esponenti politici cittadini, relativo alla sistemazione degli uffici giudiziari in località Grattapulci, il sindaco Biagio Di Muro ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Con periodicità ciclica, alcuni noti rappresentanti politici di Santa Maria Capua Vetere, nessuno dei quali peraltro risulta eletto in consiglio comunale, rispolvera la vicenda dei cosiddetti capannoni di via Galatina, alludendo a pecche di questa amministrazione comunale. Ricordo, non a loro (che lo sanno più che bene), ma a me stesso e ai cittadini desiderosi di verità che la complessa vicenda dell’allocazione degli uffici giudiziari risale a molti anni addietro. Forse non tutti hanno la memoria così lunga e dimenticano che altri sindaci e altre maggioranze intendevano spostare gli uffici giudiziari nei locali della ex Italtel, per di più a un costo che sarebbe stato superiore (non tenendo conto, nel computo delle superfici coperte, di quelle destinate ad archivio e con pesanti oneri ulteriori a carico del Comune). Dimenticano altresì che la commissione di manutenzione del tribunale riunitasi il giorno 31 marzo 2011 si dichiarò contraria al trasferimento nella ex Italtel e che, in precedenza, era stata ignorata una nota sottoscritta da ben 102 avvocati che esprimevano malcontento e disappunto per l’annunciato trasferimento in quel sito. Ma dimenticano soprattutto che la soluzione approvata dalla commissione di manutenzione del tribunale in quella stessa riunione fu fatta propria e formalizzata nella delibera approvata dal commissario straordinario, dottor Luigi Pizzi, con i poteri del consiglio comunale il 26 maggio 2011. E’ quella delibera che ha deciso il trasferimento degli uffici giudiziari in località Grattapulci, scongiurando peraltro la sciagurata ipotesi di sistemare quegli stessi uffici nei locali della ex Italtel, fortemente caldeggiata dalla precedente amministrazione comunale. L’attuale maggioranza si è limitata a dare seguito al provvedimento del commissario prefettizio, così come era suo dovere fare, mettendo in campo anche una serie di soluzioni alternative per la migliore e più dignitosa sistemazione del tribunale sammaritano nel centro storico e in edifici di assoluto pregio e decoro. Questa precisazione era doverosa per rispetto della verità e per rispetto dei cittadini, già ampiamente turlupinati da quegli esponenti dell’opposizione che oggi nascondono la polvere sotto al tappeto per presentarsi con una faccia nuova alla città e che addirittura spacciano per testimonianza di traffico veicolare paralizzato le fotografie di autovetture in sosta”.