A nove anni è già bullo e minaccia con un paio di forbici il compagno di classe. E’ accaduto a Bellizzi nel salernitano e la situazione non è finita in tragedia solo grazie al tempestivo intervento della maestra. A raccontarlo il quotidiano “Il Mattino”, nell’edizione di Salerno, che riporta la vicenda e la preoccupata testimonianza del padre della vittima il quale, affidatosi all’avvocato Domenico Fasano, “ha già sporto due denunce, una al tribunale per i Minorenni, attraverso un esposto firmato da ben 16 genitori dei ventidue studenti quotidianamente picchiati dal baby-bullo e, l’altra, alla Procura”. Emerge uno scenario difficile nel quale il bambino non perde occasione di sottoporre i compagni ad angherie di ogni tipo, fisiche, materiali e psicologiche. Coinvolte anche le bambine, vittime di calci, pugni, palpeggiamenti nella parti intime ed atti osceni di natura sessuale. L’episodio risale al 14 ottobre quando il baby-bullo minacciò il compagno di tagliargli la gola. Da quel momento il bambino aveva iniziato a rifiutarsi di andare a scuola, temendo rappresaglie da parte del coetaneo. Poche settimane fa, infatti, è stato nuovamente aggredito con calci e pugni “e solo il suo allontanamento dalla classe in seguito all’affidamento al personale Ata ha interrotto la violenza”. Il ragazzino, che ha aggredito anche le sue insegnanti, vive una situazione di disagio sociale (la madre è ex tossicodipendente e il padre detenuto) e più volte, le lezioni sono state interrotte dall’arrivo dei carabinieri chiamati per le sue vessazioni verso i compagni. (foto archivio)

 

 

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