La Città metropolitana di Napoli ha approvato il Piano di organizzazione e controllo per la prevenzione del rischio corruzione per il triennio 2015-2017. Tra i primi atti approvati da quando è alla guida dell’Ente di piazza Matteotti, il Sindaco Luigi de Magistris ha voluto ci fosse proprio questo provvedimento che individua le attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione e predispone, sulla base della legge 190/2012, una serie di misure di prevenzione. Il documento è stato approvato con deliberazione del Sindaco su proposta del Responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza, la Segretaria generale Rossella Grasso. In particolare, in ottemperanza alla legge citata, il Piano ha individuato cinque macroaree che possono presentare maggiori profili di vulnerabilità: acquisizione e progressione del personale; affidamento di lavori, servizi e forniture con riferimento alle modalità di selezione dei contraenti; provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari sia privi che recanti effetto economico diretto e immediato in essa; attività di controllo ed irrogazione di sanzioni negli ambiti risultanti dall’anagrafe dei provvedimenti dell’Ente. In ordine a ciascuna area sono state evidenziate le attività ad elevato rischio corruzione, ad esempio la predisposizione dei bandi di concorso per la selezione del personale, dei bandi di gara per l’affidamento delle forniture e dei servizi, la scelta delle procedure di selezione degli affidatari, il rilascio di concessioni ed autorizzazioni, l’erogazione di contributi, sovvenzioni e sussidi, la riscossione di tributi e tasse e, per finire, l’irrogazione di sanzioni di competenza dell’Ente. Per ogni fase sono state quindi delineate disposizioni da osservare per renderla completamente trasparente ed impermeabile a qualsiasi tentativo di infiltrazione. In aggiunta a ciò, è stata predisposta la costituzione di una struttura tecnico-amministrativa di controllo trasversale alle aree – i cui componenti dovranno avvicendarsi periodicamente – in grado di verificare la legittimità delle varianti operate in corso di esecuzione dei contratti di appalto e degli affidamenti dei lavori di somma urgenza. Il documento si prefigge, altresì, di prevenire i fenomeni di corruzione assicurando la massima trasparenza dell’azione amministrativa mediante l’esecuzione dei controlli interni, l’applicazione del protocollo di legalità, la formazione e la rotazione del personale impegnato nelle aree a maggiore rischio, oltre che la sua applicazione anche alle società partecipate. Prevista la nomina di un organismo di garanzia – composto da esperti in materie giuridiche che lavoreranno gratis – cui affidare il compito di supportare sul piano tecnico il Responsabile anticorruzione per l’elaborazione ed il monitoraggio del Piano e gli organi politici di indirizzo e controllo nell’individuazione delle strategie anticorruzione e nella revisione dei regolamenti dell’Ente.