Nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – DDA, i Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito, nelle province di Caserta e Napoli, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre soggetti affiliati al clan “dei casalesi”, fazione Schiavone, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso , turbata libertà degli incanti , ricettazione, porto abusivo di armi e fittizia intestazione di beni , reati tutti, ad eccezione della turbata libertà degli incanti, commessi con l’aggravante del metodo mafioso . L’indagine, che trae origine da dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ha permesso di acclarare: l’illecita assegnazione del servizio di gestione delle aree di sosta, rimozione e blocco dei veicoli nel Comune di Aversa, nel periodo compreso tra il 2009 ed il 2013, ad un’associazione temporanea di imprese contigue al citato sodalizio criminale; che uno dei destinatari del provvedimento cautelare, Luigi  Russo(imprenditore nel settore della balneazione), al fine di ottenere il citato appalto per la gestione dei parcheggi si rivolgeva a Pasquale Vargas (elemento di primo piano del gruppo Schiavone, all’epoca referente di Nicola Schiavone per la zona di Aversa ed ora collaboratore di giustizia); che il Luigi Russo deteneva armi, per conto di Vargas, poiché ritenuto insospettabile e quindi poco controllabile dalle forze di polizia; che alcuni lidi di balneazione siti a Castelvolturno avevano come intestatario fittizi Russo, ma in realtà erano riconducibili alla famiglia Vargas.

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