”In definitiva il Chelsea e’ una squadra tosta, allenata da un giovane allenatore come Vilas Boas, di scuola Mourinho. Ce la giocheremo”. Cosi’ il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ai microfoni di Radio Marte, ha commentato il sorteggio di Champions League che vedra’ i suoi impegnati agli ottavi contro il Chelsea.

”E’ una bellissima partita che serve ancora per misurare la nostra capacita’ di tenuta psicologica e atletica – ha ripreso il produttore cinematografico – forse sarebbe stato piu’ facile con l’Arsenal, ma non lo so. Dobbiamo sempre vedere lo stato di forma. Da qui a febbraio ci sara’ tutto il tempo di verificare la condizione dei giocatori. Dirlo oggi e’ un chiacchiericcio tra noi, giusto per fare un po’ di salotto”. ”Il Chelsea e’ forte, il Napoli pure. Sara’ sicuramente un incontro di grande interesse. Saremo ancora una volta alla ribalta internazionale, tutti i media del mondo ne parleranno. Saranno due grandi serate: immagino i tanti napoletani a Londra”, ha concluso De Laurentiis. ”Il Bayern Monaco e il Lione sono stati piu’ fortunati. Qui non viene misurata solo la qualita’ della squadra, ma la fortuna di un’estrazione quasi da lotto. Il concetto mi piace poco, cosi’ non e’ una competizione bilanciata che fa capire chi e’ piu’ forte”. Lo dice il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ai microfoni di Radio Marte in merito al sorteggio di Champions. ”La mia idea prevede un mini-campionato europeo, cosi’ tutti incontrano tutti. Lo farei in parallelo ai campionati nazionali. Dovremmo utilizzare una forte forza mediatica per screditare Champions League ed Europe League; giocano a sfavore dei nostri campionati interni, ci penalizzano e non sono armonizzate con i problemi del calcio. Ormai il boccino lo mettono i media e dobbiamo prenderne atto. Tutte queste problematiche andrebbero affrontate intorno ad un tavolo, quindi anche i campionati nazionali dovrebbero essere a 16 squadre. Non possiamo lasciare tutto cosi’, altrimenti il giocattolo si sfascia. Il fair play finanziario va benissimo, ma ci vogliono regole a cascata affinche’ venga rispettato. Pensiamo al bene comune, altrimenti ognuno tira l’acqua al proprio mulino”.(

 

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