Senza paura, con la consapevolezza di avere il potenziale per arrivare in finale. E’ così che scenderà in campo domani il Napoli contro il Dnipro, nel suo appuntamento con la storia, a 26 anni dalla finale Uefa raggiunta (e vinta) da Maradona e compagni. Il contestatissimo 1-1 del San Paolo non intimorisce la banda di Benitez: “Non avremo paura – dice il tecnico azzurro – abbiamo fiducia in noi, le occasioni avute all’andata dimostrano che possiamo farcela”. Ma di gol il Napoli ne ha sprecate troppi al San Paolo e domani ci vorrà concretezza contro un Dnipro che con lo 0-0 va in finale. Un concetto chiaro a un Gonzalo Higuain, apparso carico: “Domani – dice il Pipita – dobbiamo essere concentrati, tranquilli, sapendo che dobbiamo fare gol”. Lui sa di poter essere decisivo, come è stato nella Supercoppa contro la Juventus, e muore dalla voglia di giocarsi una finale europea, che sarebbe la prima della sua carriera. A Kiev, dove il Dnipro gioca a causa dell’instabilità politica in Ucraina, il Pipita vuole confermarsi la star di una competizione in cui quest’anno ha già segnato sette gol. Ma domani sera, con trecento tifosi del Napoli in tribuna e milioni davanti agli schermi, ci vorrà tutto il potenziale offensivo azzurro, dalla fantasia di Insigne alla velocità di Callejon, alle incursioni di Hamsik (pronto a timbrare la 50esima presenze europea col Napoli), per forare la difesa ucraina. “Speriamo – spiega l’argentino – di avere anche quel pizzico di fortuna che ci è mancata all’andata. Domani saremo tutti leader in campo per raggiungere un risultato storico che manca da 26 anni”. Già, perché di fortuna il Napoli quest’anno non ne ha avuta molta, visti i dieci legni colpiti nelle 13 gare di Europa League, in cui gli azzurri hanno segnato però ben 26 reti, due a gara. Ma i numeri stanno a zero, ora conta solo la finale, un obiettivo enorme, per il quale il Pipita accantona le polemiche del post-Parma: “Non ne parlo, penso solo al Dnipro”, dice. Benitez dribbla le domande sul contratto ma non risparmia invece un dardo avvelenato al calcio italiano dopo la squalifica subita per la frase ingiuriosa al Tardini: “Sono sorpreso – dice – che a Parma hanno sentito una mia frase sull’ostruzionismo del gioco italiano e non i cori sul Vesuvio e contro napoletani”. E Rafa scocca una freccia anche all’arbitro dell’andata: “Tutti abbiamo visto – ripete il tecnico iberico – l’errore dell’arbitro a Napoli, sono fiducioso che la sfida di domani sarà regolare”. Importante per il Napoli sarà anche evitare i gol ucraini: Benitez dovrebbe puntare sulla coppia di muscoli e cervello Lopez-Jorginho a centrocampo, con Maggio e Ghoulam sugli esterni e la coppia centrale Britos-Albiol. Dall’altra parte il Dnipro sa che dovrà tenere il fortino e teme soprattutto Higuain: “Ha creato tanto all’andata – dice il difensore degli ucraini Douglas – abbiamo analizzato quella partita, dobbiamo fare certe cose perché lui non abbia tanto spazio”. Contromisure attivate, quindi, ma Higuain che ha sognato invano un trono europeo con il Real Madrid ora vuole salirci, guidando il Napoli nella storia.