“In Italia serve più rigore ma nella direzione giusta, colpendo ladri e tangentisti ma aiutando chi ancora si assume la responsabilità di decidere”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente eletto della Regione Campania, a Napoli. “È chiaro – ha aggiunto – che per permettere questo ci vuole una classe dirigente degna di questo nome. La nostra sfida è avere la capacità di movimentare risorse, aprire cantieri, avendo ambizione, una visione del nuovo destino del sud. Questa, credo, è anche sfida del governo nazionale”. L’ex sindaco di Salerno ha ricordato che “tutti i cantieri che possiamo aprire devono scontrarsi con lo scioglimento del groviglio burocratico amministrativo che paralizza ogni azione. E infatti la pubblica amministrazione è paralizzata, nessuno più decide con le norme esistenti, non ci saranno dirigenti che firmeranno una variante in corso d’opera, perché l’abuso in atto d’ufficio comporta un dimezzamento dello stipendio e lo spostamento automatico a livelli non decisionali”. De Luca ha portato l’esempio dell’alta velocità Napoli-Bari, “nominiamo commissari – ha detto – come per la Napoli-Bari che però non potrà nulla se la soprintendenza un giorno dice che è stato trovato un coccio antico nel cantiere”.

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