AVERSA – L’Onorevole Paolo Santulli è il nuovo vice presidente della Mobilya Volleyball Aversa. Da sempre uomo di sport, giocatore, già dirigente e presidente del Centro Santulli Aversa che negli addietro arrivò alle porte della serie A femminile, innamorato della pallavolo, il neo dirigente normanno sposa oggi il progetto del presidente Di Meo: «sono contento di dare un apporto a Sergio Di Meo – spiega – che con tanti sforzi ha creduto nella pallavolo maschile. Anche io come lui ci credo perché ho capito quanta gente tiene a questa squadra e la passione con cui è seguita, grande come mai ne avevo vista. Dopo la mancata promozione dello scorso anno ho deciso di essere al fianco del presidente, ed amico Sergio, per raggiungere i più ambiti traguardi che una città come la nostra merita e portare avanti un progetto destinato a crescere nel tempo, in un percorso che va dai tempi del Capannone a quelli del PalaJacazzi». Il neo vice presidente della Mobilya Volleyball Aversa condivide in pieno il progetto sportivo societario, così la filosofia anche fuori dal campo: «è importante che i giovani crescano con i valori sportivi che per loro sono basilari – aggiunge Santulli – poiché chi impara a perdere, e può farlo solo con lo sport, andrà lontano anche nella vita. Diventar grandi respirando e vivendo la pallavolo non può che far bene ai nostri giovani che cercheremo di continuare ad educare perché possano rappresentare un futuro concreto per il quale loro e lo sport saranno fondamentali”. L’Onorevole Santulli, però, non sarà solo dirigente. Per lui anche un ruolo da sponsor con il Centro Santulli e la fusione di due eccellenze normanne che si uniscono da quest’anno: «sosterrò con il Centro Santulli la Mobilya Volleyball Aversa avendo fatto una scelta ponderata che mi auguro – concude – possano fare anche altri imprenditori. Più aderiremo a questo progetto e meglio sarà perché tutti insieme, al fianco di Sergio Di Meo, possiamo costruire un progetto sempre importante e portare la grande pallavolo ad Aversa, iniziando già a “riscaldarci” da quest’anno».

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