Un vaccino promettente contro l’epatite C e’ stato messo a punto da scienziati italiani che hanno sviluppato una nuova metodologia per produrre vaccini, basata sull’uso di virus di scimpanze’. Pur essendo innocui, i virus di scimpanze’ sono ottimi perche’ sconosciuti al sistema immunitario umano e quindi in grado di sviluppare una risposta immunitaria molto piu’ potente di quella indotta dai classici vaccini oggi in uso. Riportato in due articoli sulla rivista Science Translational Medicine edita da Science, il traguardo si deve all’azienda Okairos i cui laboratori si trovano presso il centro di Biotecnologie del CEINGE di Napoli.
Il vaccino contro l’epatite C ha gia’ superato la prima fase di sperimentazione su persone, spiega all’ANSA Alfredo Nicosia, ed e’ solo uno di una lunga serie, infatti ”la nostra Biotech – anticipa – sta lavorando a una serie di vaccini tra cui uno contro la malaria, uno contro il virus respiratorio sinciziale (RSV), uno universale contro l’influenza e uno contro il virus Ebola. Tutti questi candidati vaccini sono basati sui nostri vettori adenovirali derivati da scimpanze’ e per ora sono stati testati con successo in modelli animali per dimostrarne l’efficacia prima della prova clinica nell’uomo”. Lo sviluppo di vaccini si basa sull’uso dei cosiddetti ‘vettori’, ossia vere e proprie ‘navicelle’ genetiche che trasportano l’antigene dentro il corpo umano. I vettori sono fatti di virus inattivati (resi innocui), di solito si usano gli adenovirus umani che pero’, essendo appunto dei virus ben noti al nostro corpo (si pensi al comune raffreddore), non inducono una forte reazione immunitaria. Sta qui la geniale idea di usare, invece, virus di scimpanze’ che sono innocui ma sconosciuti al nostro corpo e quindi in grado di ‘stuzzicare’ in modo molto piu’ forte il sistema immunitario. I ricercatori italiani hanno raccolto una serie di campioni di adenovirus di scimpanze’ e hanno costruito i nuovi vettori. Di tutti i vaccini sviluppati finora con questi vettori quello in fase piu’ avanzata di sperimentazione e’ il vaccino anti-epatite C: ”recentemente e’ stato iniettato in volontari umani e si e’ dimostrato molto sicuro, cioe’ privo di effetti collaterali, nonche’ molto efficace per la sua capacita’ di indurre una risposta immunitaria potente e duratura contro l’HCV – afferma Nicosia. Inoltre il vaccino si e’ dimostrato capace di indurre la produzione di cellule T citotossiche (anche chiamate T CD8) che sono le uniche vere armi efficaci contro virus subdoli come epatite C e l’Hiv”. ”Per misurare la risposta immunitaria indotta dal candidato vaccino nei volontari umani – continua – abbiamo prelevato campioni di sangue dagli individui vaccinati e isolato le loro cellule T citotossiche, misurandone quantita’ e capacita’ di reagire contro gli antigeni del virus HCV. Ora, in collaborazione con il National Institute of Health americano, abbiamo chiesto all’FDA l’autorizzazione alla sperimentazione per valutare l’efficacia del nostro vaccino e contiamo di iniziare lo studio clinico di Fase II in Usa entro il primo trimestre 2012 presso due cliniche universitarie americane: la Johns Hopkins University di Baltimora e l’Universita’ di California San Francisco”.