“Sono sereno e tranquillo, consapevole di essere completamente estraneo ai fatti che mi vengono addebitati”. Lo ha detto il deputato del Pdl, Nicola Cosentino, a poche ore dal voto della Camera che dovra’ esprimersi sulla richiesta di arresto formulata dai magistrati di Napoli. “Non so se c’e’ uno spiraglio per evitare l’arresto -ha spiegato Cosentino intervistato Maurizio Belpietro alla ‘Telefonata’ su Canale 5- confido molto nella liberta’ di coscienza dei deputati che alla luce della lettura degli atti si renderanno conto delle forzature che sono contenute nell’inchiesta”.

“Ho sentito il presidente Berlusconi e mi ha detto di stare sereno e io infatti lo sono. Sono tranquillo, male non ho fatto paura non ho”. Lo ha affermato il deputato del Pdl, Nicola Cosentino, ospite della “Telefonata” su Canale 5 a poche ore dal voto con il quale la Camera si esprimera’ sulla richiesta di arresto formulata nei suoi confronti di magistrati di Napoli. “Non so se interverro’ oggi alla Camera -ha riferito Cosentino- voglio prima vedere quale sara’ l’andamento del dibattito”.

“Certamente non mollero’ la battaglia politica”. Lo ha affermato Nicola Cosentino, ospite della “Telefonata” su Canale 5 a poche ore dal voto con il quale la Camera si esprimera’ sulla richiesta di arresto formulata nei suoi confronti di magistrati di Napoli. “Tuttavia -ha aggiunto il deputato e coordinatore del Pdl in Campania- non posso non registrare che da venti anni, nella regione, noi siamo all’opposizione. Abbiamo combattuto un sistema politico e di potere e, guarda caso, chi viene accusato e’ chi ha cercato di cambiare questo sistema. Certo che esiste un problema e che, se dovessi andare in carcere, non potrei esercitare la mia funzione di coordinatore del Pdl dal carcere. Quindi si porra’ il problema”.

“Quando i pentiti hanno cominciato ad accusarmi, io ho chiesto di essere interrogato dai magistrati ma mi e’ stato negato, perche’ mi e’ stato detto che contro di me non c’era niente. Non mi e’ stata data la possibilita’ di chiarire. Poi la questione si e’ fermata. L’ordinanza di custodia cautelare e’ stata emessa qualche giorno dopo che la mia candidatura alla presidenza della regione Campania era certa. Tutto questo lascia qualche sospetto. Per questo dico che occorre passare la mano al giudice naturale che mi possa giudicare. In Italia -ha concluso- esiste la presunzione di innocenza per me, al contrario, esiste la presunzione di colpevolezza”.

Nicola Cosentino nega di avere avuto rapporti con la camorra, come invece sostengono i magistrati di Napoli. “Sono tutte fantasie costruite da una certa stampa -ha affermato il deputato del Pdl a poche ore dal voto con cui la Camera sara’ chiamata ad autorizzare o respingere la richiesta di arresto- in un comune piccolo dove io ho vissuto fino a sei-sette anni fa, le parentele interessano tutti. Io invece non ho alcuna parentela diretta con nessuno accusato di appartenere alla criminalita’. Sono stato sempre all’opposizione -ha concluso Cosentino- non ho mai potuto favorire gli interessi criminali”.

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