“Faccio appello al sottosegretario Migliore e al ministro Orlando. Con gli Stati Generali annunciati dal Governo si può riprendere quel cammino interrotto di riforma del sistema carcerario sulla scia della strada indicata dal magistrato Cappelli. Ci sono oggi le condizioni storiche per poterlo fare”. E’ quanto ha affermato Rosa D’Amelio, presidente del Consiglio Regionale della Campania, intervenendo al convegno “Attualità di Igino Cappelli – Dagli “Avanzi della giustizia” agli Stati Generali” promosso da Adriana Tocco, garante dei detenuti della Campania. “Il modello di carcere proposto da Cappelli – ha ricordato D’Amelio – è un modello sociale strettamente collegato al modello di “città” e comunità da costruire, ostile oppure solidale, inclusiva o esclusiva. Occorre ribaltare l’ottica e l’impostazione della riflessione – ha proseguito l’esponente del Pd: ripartire dagli “avanzi della giustizia” e ripensare il sistema del carcere ponendo al centro la reintegrazione sociale e l’idea della detenzione ai fini del reinserimento, non ai fini punitivi”. “Il dettato costituzionale – ha sottolineato – è stato tradito dalle reali condizioni carcerarie, dalle condanne della Corte europea per i diritti dell’uomo. Da quei diritti negati occorre partire per ridisegnare un nuovo modello di carcere e di esecuzione della pena che metta al centro la dignità umana, la legalità della pena, il reinserimento sociale. Il governo Renzi – ha concluso – si sta caratterizzando per le riforme e per i nuovi diritti. Ora è possibile ripensare e riformare l’intero sistema dell’esecuzione penale”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui