L’interpartitico del centrosinistra di Caserta si è chiuso sostanzialmente con un nulla di fatto. Resta in piedi il percorso delle primarie interne al Pd e della coalizione si tornerà a discutere il 7 marzo. A margine della riunione arriva il documento dei Socialisti e Democratici per Terra di Lavoro , l’area di Gennaro Oliviero, che è molto insoddisfatta per l’esito dell’incontro. “Ieri sera 26 febbraio 2016 – si legge – Il tavolo del centro sinistra si è chiuso con una sostanziale indisponibilità del Pd e della sua Segretaria a riavvolgere il nastro della discussione per rimettere in campo un ragionamento politico che parta dalla città. Ragionamento teso alla individuazione collettiva del candidato Sindaco, che possa avere maggiori capacità di aggregare consenso e di poter mettere in campo un serio progetto che restituisca alla città di Caserta la funzione di Capoluogo, così tanto mortificata dalla passata esperienza amministrativa Il partito democratico di Caserta città ritiene che debbano essere le primarie solo interne al medesimo Partito a definire il candidato Sindaco e il futuro progetto di città. Ritenendo di poter sostituire un pezzo del Centrosinistra e dello stesso Partito Democratico che si oppongono a tale disegno con una trasmigrazione di ceto politico dal Centrodestra, mutando così il Dna della coalizione. La storia dovrebbe insegnare che questa strada non porta in nessun luogo. Pertanto riteniamo concluso il tentativo di riannodare il tavolo del centrosinistra, sperando che ci siano fatti nuovi che portino ad un ragionamento politico in grado di ridisegnare un progetto di città, che sappia ridefinire anche una rinnovata classe dirigente capace di trattare con Napoli e Roma funzioni di eccellenza per la città di Caserta”. Nella giornata di ieri si era fatta largo l’ipotesi di una possibile candidatura a sindaco di Traettino dell’Ancen ma è sembra essere saltata dato che Marino non siritirerà mai dalle primarie e nell’assemblea Pd non ci sono i numeri per indicare un candidato unitario.