NAPOLI – “La Camera non è un tribunale. Su Cosentino doveva decidere se permettergli di aspettare l’esito del processo che è in corso a piede libero o in carcere. Le carte che abbiamo ricevuto a nostro avviso non giustificavano l’arresto preventivo”. Lo ha detto Emma Bonino, vicepresidente del Senato,

durante la presentazione del suo libro a Torino, rispondendo a una battuta di Luciana Littizzetto. “Io non sono innocentista né colpevolista. Non abbiamo alcuna politica aperta né alcun interesse. Sono garantista. Le 17.000 persone in carcerazione preventiva sono uno schiaffo alla giustizia”, ha aggiunto. “Abbiamo votato a favore dell’arresto di Papa – ha poi ricordato Bonino – perché c’erano carte e intercettazioni che giustificavano l’arresto preventivo, ma ora è arrivata una comunicazione del tribunale di Napoli, secondo la quale quelle carte non erano utilizzabili a fini processuali. Mi chiedo se non avessi ricevuto quelle carte se avrei votato per l’arresto”.

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