PIEDIMONTE MATESE – Nel corso di una operazione dei Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, predisposta per contrastare tutti quei reati considerati di maggior allarme sociale, una persona è finita in manette e altre sei sono state denunciate per reati che vanno da quelli contro il patrimonio e la persona al porto illegale di armi, dalla violenza privata alle minacce e percosse, dallo stalking al peculato.

Ad Alvignano, i militari della locale Stazione hanno eseguito l’arresto di Aldo Corangelo, 55enne del luogo, in esecuzione ad un ordine di carcerazione relativo ad una condanna a sei mesi di detenzione domiciliare per reati contro la persona e in materia di armi, commessi nel 2005. L’uomo è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Sempre ad Alvignano, un 70enne del luogo, dovrà rispondere di violenza privata e minaccia aggravata, avendo aggredito per futili motivi una sua vicina di casa di origine marocchina, minacciando di colpirla con un bastone di legno. A Piedimonte Matese, i militari della locale Stazione hanno denunciato per il reato di stalking nei confronti di una 32enne, con la quale aveva avuto una precedente relazione, un 45enne del luogo, che attraverso reiterate minacce e molestie anche con continue ed assillanti telefonate e invio di sms ed arrivando anche a pedinarla per seguire ogni suo spostamento, aveva in pratica cagionato alla vittima un perdurante e grave stato di ansia e di paura, ingenerando nella stessa un fondato timore per la propria incolumità, infatti la donna aveva addirittura finito per maturare la convinzione di non poter uscire da sola da casa. Sempre a Piedimonte un 50enne del luogo è finito nei guai per minaccia aggravata, avendo ripetutamente minacciato di morte, per futili motivi, i suoi vicini di casa. Ancora a Piedimonte, per minacce e percosse è stato denunciato un 28enne del posto, che a seguito di una lite ha aggredito con calci e pugni un 20enne, fratello della sua ex fidanzata, tentando anche di investirlo con la propria auto. Per continue molestie a mezzo telefono nei confronti di una rumena, è finito invece nei guai un 40enne, di Piedimonte, mentre un 38enne, sempre del luogo, impiegato presso amministrazione pubblica, è stato invece denunciato per il reato di peculato, avendo utilizzato per motivi privati e per un lungo periodo di tempo, il fax e il telefono di servizio del proprio ufficio.

 

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