La Corte d’Appello di Napoli (quarta sezione) ha condannato a 6 anni e 4 mesi di carcere Camillo Belforte, figlio di Salvatore, ex capoclan, oggi pentito, fondatore dell’omonima cosca attiva a Marcianise e in altri comuni del Casertano. In primo grado, al termine dell’abbreviato (pm Luigi Landolfi della Dda), Belforte jr, che come il padre ha scelto di collaborare con la giustizia, era stato condannato a 8 anni. I giudici hanno confermato per gli altri due imputati Gaetano Di Lillo e Domenico Piccolo le condanne ad otto anni ricevute in primo grado, ma hanno assolto il quarto imputato, Agostino Ragozzino, che nell’abbreviato era stato condannato a 10 anni di carcere. Gli imputati rispondevano di associazione a delinquere di stampo camorristico; solo a Ragazzino, difeso da Nicola Russo e Giuliana Lombardi, era contestato inoltre il reato di vendita di armi. Gli altri imputati erano difesi da Mariano Omarto, Angelo Rauchi e Giuseppe Foglia.

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