“I due imprenditori Luciano Licenza e Bartolomeo Piccolo, condannati ieri a sei anni di reclusione per associazione mafiosa, tentarono effettivamente insieme ad altri di costituire un’associazione antiracket, ma la loro richiesta di adesione venne rigettata dalla FAI (Federazione Associazioni Antiracket), non essendoci i presupposti. D’altra parte, la FAI stessa si era costituita parte civile nel processo contro i medesimi imprenditori”. Lo chiarisce in una nota il dirigente della Fai Luigi Ferrucci, che è anche presidente dell’Associazione Antiracket di Castel Volturno. “Lo stesso pm Maurizio Giordano – prosegue – durante la requisitoria ha detto che è stato merito della Fai non accettare nelle proprie file questi personaggi”. Le condanne di Licenza e Piccolo, ritenuto vicino al clan Zagaria, sono le prime relative all’inchiesta Medea condotta dai sostituti procuratori di Napoli Catello Maresca, Maurizio Giordano e Alessandro D’Alessio.

 

 

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