“Siamo felici di ospitare nella nostra sala consiliare un così importante tavolo di lavoro che tratterà un argomento assolutamente importante per la nostra Alife. La naturale vocazione agricola di questa terra ha bisogno di essere messa a sistema per creare nuove opportunità di lavoro basate sull’agricoltura, il settore che è la vera ricchezza per noi e per tutti coloro che ci credono”. A dichiararlo il sindaco Salvatore Cirioli parlando del convegno organizzato dall’Associazione I-Dem e patrocinato dal Comune di Alife. Appuntamento dunque per il giorno 1 settembre alle ore 18:30 presso la Sala Consiliare di Alife per il convegno dal titolo “Territori Comuni, da comunità rurale a filiere organizzate”. L’Associazione I-Dem ha inteso promuovere un confronto sulle opportunità che il piano di sviluppo rurale della Regione Campania offre ai Comuni “agricoli”, nella loro accezione di comunità rurale. In tanti si chiedono in quale direzione vada l’agricoltura dell’Alto Casertano e questa iniziativa vuole rappresentare la prima tappa di un percorso che l’Associazione ha intenzione di percorrere, mettendo al centro i Comuni , i Territori (per questo il gioco di parole “Territori Comuni) dell’Alto Casertano. I saluti saranno affidati ad Alfonso Santagata, dell’Associazione I-Dem Alife e a Salvatore Cirioli, sindaco del Comune di Alife. L’introduzione sarà di Carlo Cerrito, presidente Associazione I-Dem mentre a moderare Paolo Conte, esperto in sviluppo rurale. Interverranno: Debora Zazzarino, assessore agricoltura Comune di Alife; Salvatore Loffreda, direttore Coldiretti Campania; Tommaso De Simone, presidente Coldiretti Caserta; Raffaele Puoti, presidente Confagricoltura Caserta. Le conclusioni spetteranno a Gennaro Oliviero, consigliere regionale PD, presidente commissione Ambiente; a Franco Alfieri, consigliere delegato all’agricoltura e Pesca Regione Campania e a Nicola Caputo, Europarlamentare S&D, Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale. “Sono invitati a partecipare sindaci ed amministratori locali, esponenti del mondo economico, delle professioni della cultura e dell’Università”, si legge dal manifesto, proprio perché “l’invito è esteso a tutti i “soggetti” della comunità. Non possiamo immaginare di “progettare” uno sviluppo locale, estromettendo il “territorio””, fanno sapere dall’Associazione I-Dem.

 

 

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