L’amministrazione comunale di Piedimonte Matese, assieme al Mucirama e all’associazione Am’Arte, ha promosso per il giorno 2 settembre, alle ore 18, l’incontro “Verso una rete della cultura in Terra di Lavoro, prospettive di collaborazione tra i musei dell’area del Matese”, che avrà luogo nel chiostro maggiore di San Domenico con la partecipazione di numerosi ospiti istituzionali. Unirsi in sinergia per “fare sistema”è la direzione verso cui le due principali istituzioni museali dell’area matesina, quelle di Piedimonte e della vicina Alife, intendono muoversi per promuovere un’offerta turistica in grado di rendere il patrimonio culturale del territorio fruibile in modo più agevole e funzionale. In un’area ricchissima di memorie storico-archeologiche e di eccellenze ambientali il futuro dell’offerta turistica deve muoversi superando campanilismi e particolarismi e deve puntare sempre più su una loro concreta integrazione. Per queste ragioni il Museo Archeologico Nazionale di Alife, diretto da Antonio Salerno, e il Museo Civico Raffaele Marrocco di Piedimonte, diretto da Raffaella Martino, stanno predisponendo un accordo di reciproca cooperazione, che permetta alle due istituzioni di proporsi al pubblico come elementi di un unico percorso di visita alla scoperta del patrimonio archeologico, in grado a loro volta di spingere i visitatori alla conoscenza di entrambi i principali centri dell’area matesina. “L’accordo in corso di perfezionamento fra i due musei vuole cogliere e positivamente sfruttare il rinnovato interesse di cui sono oggetto i “grandi attrattori turistici”regionali – Reggia di Caserta e Museo Archeologico di Napoli – ad essi più vicini, sia per prossimità geografica, sia per contenuti. L’intento è quello di sollecitare queste grandi realtà museali a stringere relazioni più intense e strutturate con i poli “minori”e, contemporaneamente, far conoscere meglio ai cittadini il ricco retroterra territoriale che ha permesso ad essi di svilupparsi nel tempo in importanza e celebrità” dichiara il Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello. L’Amministrazione Comunale di Piedimonte Matese, crede molto nello sviluppo di tale indirizzo operativo, ed è per questo che ha voluto convintamente promuovere questo incontro, radunando intorno allo stesso tavolo – per discuterne insieme – i rappresentanti del territorio al Parlamento Nazionale ed Europeo, Pina Picierno, Camilla Sgambato e Carlo Sarro, i responsabili del Polo Museale della Campania e i Direttori della Reggia e del Museo Archeologico di Napoli, Paolo Giulierini e Mauro Felicori, l’assessore regionale al Patrimonio, Sonia Palmeri, insieme al Sottosegretario ai Beni Culturali, Antimo Cesaro, cui spetterà concludere la manifestazione, con l’obbiettivo di individuare i nessi fra l’attuale azione di governo sui Beni Culturali e la specifica realtà territoriale. Dall’Amministrazione Comunale sarà indirizzato a tutti il messaggio della ferma volontà della comunità locale di perseguire la strada di uno sviluppo turistico imperniato sulla valorizzazione del proprio patrimonio storico-archeologico. L’accordo fra i due musei, in altre parole, vuole essere solo la prima tappa per la creazione di una rete della cultura che coinvolga il numero più ampio possibile di realtà di questo tipo nel territorio fra Matese e Volturno. A Federico Marazzi, archeologo dell’UniversitàSuor Orsola Benincasa di Napoli, attivo da almeno due decenni nello studio dell’area del Matese e della Valle del Volturno, è stato affidato il compito di introdurre il tema della discussione, offrendo una visione d’insieme delle opportunità e delle problematiche che, allo stato attuale, si registrano nel territorio riguardo la consistenza e la fruibilità del patrimonio storico-archeologico. Si preannuncia dunque un incontro della massima rilevanza: un’occasione di confronto, ma anche e soprattutto una richiesta di attenzione verso un’area che rappresenta un distretto di qualità fra i più rilevanti della Regione e il più direttamente raggiungibile dalle aree del Centro e del Nord Italia, ma che sino ad ora ha vissuto in una posizione assai più defilata, dal punto di vista turistico, di quanto non meriterebbe.