AVERSA – “A distanza di anni dall’istituzione della giornata della memoria (Legge 20 luglio 2000, n. 211) – hanno scritto il Sindaco di Aversa, Domenico Ciaramella e l’assessore alla pubblica istruzione Michele Galluccio una nota a tutte le scuole dell’obbligo cittadine – il lavoro progettuale delle scuole ha fatto emergere la forte valenza formativa, come uno dei più significativi risvolti che caratterizzano il senso della legge. Esiste infatti un rapporto intrinseco, necessario tra il “fare memoria” e l’educare: i processi formativi si attivano nel passaggio generazionale che consegna alle giovani generazioni valori, significati, nuove istanze di comprensione e di interpretazione rispetto a quella forma di memoria sedimentata e incessantemente interrogata che chiamiamo “storia”.

Ne nasce una rappresentazione sociale del tempo che, collegando passato e futuro nel punto mobile del presente, sottrae gli eventi alla visione contingente della cronaca per consegnarli al ripensamento critico della storia. E’ per queste ragioni che si avvalora l’affermazione fondante della Giornata: chi non conosce il passato è condannato a ripeterlo. Da anni, molte scuole alle ore 11,45 del 27 gennaio (data e ora in cui le truppe sovietiche entrarono ad Auschwitz) suonano la campanella, effettuano un minuto di silenzio e leggono un brano tratto da “Se questo è un uomo” di Primo Levi”. “Il nostro impegno – concludono Ciaramella e Galluccio – è che “il minuto di silenzio” si consolidi come una tradizione condivisa da tutte le scuole, come parte integrante e significativa dei percorsi didattici che con passione gli insegnanti progettano e realizzano per ricordare la Shoah. Per questo abbiamo chiesto a tutte le scuole cittadine di valutare l’opportunità di inserire nella progettazione formativa, che ogni scuola in piena autonomia organizza, anche “il minuto di silenzio” per ricordare la giornata del 27 di gennaio”.

 

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