Dopo l’operazione di polizia giudiziaria di due giorni fa’ operata dagli uomini del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta – comandati dal capitano Daniele Bocchino che hanno portato all’ arresto in flagranza di Simone Beniamino, giovane imprenditore quarantenne capuano, accusato di usura e, secondo l’Accusa, colto in flagranza di reato ai danni di una persona pure di Capua, oggi si e’ tenuta l’ udienza di convalida dell’arresto chiesto dal Pubblico Ministero che conduce le indagini la dott. ssa Anna Ida Capone, Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale sammaritano la dott.ssa Alessandra Grammatica, chiamata a decidere sulla convalida dell’arresto e sul se e come emettere una misura carceraria, dopo una lunga camera di consiglio, durata circa cinque ore, ha concesso la misura degli arresti domiciliari a Beniamino Simone proprietario di fatto del Bar Giacomino ubicato nel centro storico della citta’ di Capua proprio di fronte alla Casa Comunale. Per la cronaca, a denunziare l’indagato è stata una sua vittima di usura che gli ha detto di aver avuto in prestito una cospicua somma di denaro a tassi d’interessi mensili elevatissimi. Dopo una lunga e costante attivita’ di pedinamento, monitoraggio e controllo attuato con sofisticati mezzi di intercettazione ambientale e telefonico i carabinieri del Comando Provinciale di Caserta hanno trovato i riscontri che cercavano nel tanto variegato materiale sequestrato durante le perquisizioni effettuate nei confronti dell’uomo casa sua e nei locali del bar nonche’ sulla sua auto, una Porsche di grossa cilindrata. Intanto i suoi difensori di fiducia l’avvocato Raffaele Gaetano Crisileo e l’avv Gaetano Crisileo dopo aver ottenuto un primo risultato positivo qual e’ la misura degli arresti domiciliari al posto del carcere, disposti anche considerato il ritrovamento di un’arma nel corso della perquisizione, quasi sicuramente ricorreranno al Tribunale del riesame di Napoli. Intanto i carabinieri continuano ad indagare per scovare i complici del barista.

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