Piedimonte Matese- Segnalato, dalla provincia, l’Ipia di Alife  e  non l’agrario “ Scorciarini Coppola” di Piedimonte Matese da tre anni senza sede dopo l’inagibilità- causa terremoto- di quella storica in via M.Muto . Le  stranezze della   politica casertana e  matesina non conoscono sosta. Tutto inizia  con un comunicato ufficiale della regione Campania in cui si dava  notizia di  fondi per la sicurezza delle scuole, con un riferimento specifico anche all’Ipia(istituto professionale per l’industria e l’artigianato) che insieme al “De Franchis” forma l’ITE(istituto tecnico istruzione) : “La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Istruzione Lucia Fortini- si legge  nel comunicato-  ha approvato l’iscrizione nel bilancio regionale di risorse destinate ad interventi di edilizia scolastica per oltre 6 milioni di euro. Inoltre, sono stati stanziati 783 mila euro per la demolizione e ricostruzione del plesso B dell’IPIA di Alife, segnalato dall’amministrazione provinciale di Caserta come intervento urgente e prioritario per l’adeguamento strutturale”.  Ma come ?  Di fronte a studenti  che- da tre anni sono sballottati tra vari istituti- l’amministrazione provinciale    non ha segnalato  come prioritario l’adeguamento  strutturale del “Coppola”? Ci saranno  pari ragioni da  giustificare l’intervento di messa in sicurezza del padiglione del professionale di Alife ma  vedere ancora una volta ignorate ed arretrate le ragioni dell’istituto agrario ancora una volta perplessi anzi  lascia   con la  rabbia in corpo come quella manifestata  in questi giorni dai ragazzi e dalle ragazze del “Coppola” di fronte alla precarietà logistica emergenziale a seguito dei provvedimenti limitativi al commerciale  “De Franchis”  che ospitava le classi al secondo  piano. Una scelta   che ha il sapore amaro della recidiva : sì perché  quando si trattò di  programmare e  mettere i fondi  nel protocollo d’intesa post-sisma a beneficio dei comuni  danneggiati ci fu l’omissione di mettere sul binario in questione il vagone  dei soldi per l’Agrario con la ricerca (poi) affannosa  di risorse ( addirittura imboccata  in maniera infruttuosa anche la strada  dell’otto per mille). Perchè?

Michele Martuscelli

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