Furono attirati in una trappola, uccisi in una sala biliardo e i cadaveri fatti sparire: il tutto nell’ambito di un’epurazione interna al clan degli scissionisti. Grazie a due collaboratori di giustizia di caratura, e alle indagini della Dia, si è fatta luce sul duplice omicidio di Massimo Frascogna e Ruggiero Lazzaro, due affiliati al clan Amato-Pagano, uccisi a Napoli, precisamente a Miano, il 26 luglio del 2007, da sei persone ritenute legate al clan Lo Russo. I destinatari dei provvedimenti – tutti già in carcere – agirono per conto degli scissionisti, loro alleati, utilizzando con il cosiddetto metodo della “lupara bianca”. Le dichiarazioni sono state rese da Antonio Lo Russo, il boss “tifoso”, e da Biagio Esposito i quali hanno ricostruito la vicenda, con gli inquirenti della Direzione Distrettuale Antimafia, fornendo informazioni su mandanti, esecutori materiali, modalità organizzative e attuative e, infine, il movente. I provvedimenti sono stati notificati, in carcere, a Cesare Pagano, Raffaele Perfetto, Rito Calzone e Giuseppe Gallo (tutti in regime di 41 bis); gli altri due sono Oscar Pecorelli e Mario Dell’Aquila, detenuti per reati associativi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui